martedì 30 dicembre 2008

TEMATICHE: La storia del santino attraverso l'iconografia di San Francesco di Paola (PARTE SECONDA)


<<...>> Successivamente, venuto meno l'interesse nei confronti del santino, ne diminuisce la stampa e la sua diffusione ed esso diviene dalla metà del novecento fino ai nostri giorni solo un prodotto di serie qualitativamente mediocre.
Anche i santini che ritraggono San Francesco di Paola riflettono il gusto e le tendenze generali del mercato, dei quali abbiamo parlato precedentemente: una notevole quantità è stata stampata durante il XIX sec., si tratta per lo più di incisioni realizzate con varie tecniche, di cromolitografie e di santini cosiddetti liberty, unitamente a quelli più recenti.
La figura carismatica di San Francesco di Paola ha ispirato nel corso dei secoli illustri artisti, come P. Nogari e L. Calvi, G. De Ribera, G. B. Tiepolo, B. E. Murillo, il Sassoferrato, M. Preti e S. Ricci, solo per citarne alcuni.
La gran parte delle incisioni e dei santini sono riconducibili alle opere eseguite da questi artisti, ma è praticamente impossibile farne un elenco completo, sebbene io ne abbia catalogate diverse centinaia di varianti.
Giancarlo Gualtieri
Nella foto, santino popolare degli anni '20, cromolitografia fustellata, produzione italiana, raffigurante il Santo, cm 5,8 x 10,9.



sabato 27 dicembre 2008

TEMATICHE: La storia del santino attraverso l'iconografia di San Francesco di Paola (PARTE PRIMA)


E' con immenso piacere che ospito su questo blog l'articolo inviatomi dall'amico Giancarlo Gualtieri, ritengo il maggiore collezionista di immaginette su San Francesco di Paola.
<<...>> Di questo Santo ormai posseggo un numero considerevole di incisioni e di santini con le raffigurazioni più svariate.
Il ritratto più verosimile di San Francesco di Paola lo eseguì il pittore francese Jean Bourdichon (1457 .ca - 1521) che realizzò l'opera utilizzando la maschera funeraria di gesso del volto del Santo.
A questo dipinto, donato al Papa Leone X dal re di Francia Luigi XII in occasione della sua canonizzazione e purtroppo andato disperso, si ispirarono numerosi incisori famosi, come ad esempio F. Villamoena (1624) e M. Lasnè (1645).
Per quanto riguarda i santini in generale, i primi esemplari iniziano a circolare durante il XVI secolo, si tratta però di stampe preziose su pergamene miniate, prodotte per un numero ristretto di persone. Nel XVII e XVIII secolo i santini vengono eseguiti con particolare cura e virtuosismo, essendo il prodotto del lavoro minuzioso di abili artigiani e di pazienti suore.
Questi santini, oggi molto rari e difficili da trovarsi, prendono il nome di canivets (dal francese "temperino" che è lo strumento usato per intagliarli) e sono delle pergamene di piccolo formato, tali da poter essere conservati da ogni fedele nel proprio messale; presentano al centro la figura di un Santo dipinto a mano e contornata o da un ovale floreale o da un piccolo altarino, da cui si diramano minutissimi intagli che imitano i motivi decorativi dei merletti.
Nel corso del XIX secolo gradualmente la carta prende il posto della pergamena, si perfezionano le tecniche di stampa, per cui si riproducono gli antichi canivets, ma in modo industriale e si ha così un'enorme diffusione del santino.
Le case tipografiche più importanti sono soprattutto in Francia, come Turgis, Bouasse-Lebel o Lamarche.
In seguito si passa alle cromolitografie che vengono stampate fino ai primi decenni del XX secolo. Contemporaneamente con la diffusione dello stile liberty si ha una grande produzione di santini anche in Italia, come ad esempio quelli prodotti dalla litoleografia San Giuseppe di Modena <<....>>
(continua)
Nella foto, incisione di inizio XIX secolo, realizzata da F. Apicella, Napoli.


martedì 23 dicembre 2008

Canivet e manufatte


Succede spesso che alcuni venditori, per ignoranza o per capziosità, usino in modo arbitrario il termine canivet, per indicare in generale diverse produzioni.
Tecnicamente per canivet si intende un'immaginetta religiosa prodotta nei secoli XVIII e XIX in Europa, di provenienza conventuale, interamente realizzata a mano. Caratteristiche peculiari sono il materiale, costituito da pergamena o carta su cui viene effettuato l'intaglio mediante un particolare taglierino detto canif, termine da cui deriva appunto canivet. Al centro è posta una miniatura, anch'essa interamente disegnata e colorata a mano.
Se il canivet è dunque un manufatto, non tutti i manufatti sono canivets.
Molti, ad esempio, confondono le vestite con i canivets per il semplice fatto che sono realizzate anch'esse a mano, ma tuttavia sono molto diverse da questi, pur condividendo con essi il fondo di carta intagliato o puntinato ad ago.
Nella foto, un'immaginetta vestita del XIX secolo, puntinata ad ago, cm 6 x 11,5, con applicazioni di carta dorata e lustrini e naturalmente il viso realizzato in cromolitografia.
Quotazione min. Euro 80,00 - max 160,00.

domenica 21 dicembre 2008

Santa Lega Eucaristica: dieci anni di collezionismo


Chi segue questo blog o è solito, da qualche anno, girare per mostre, mercati, antiquari e aste on line, potrà confermare che le cromolitografie della Santa Lega Eucaristica di Milano, nel giro di un decennio hanno visto accrescere, raddoppiare e in alcuni casi quadruplicare, le proprie quotazioni.
Il riferimento è in particolare alla Serie Comune (1-340) e, da un paio d'anni, anche alla Serie 9000.
Negli anni '90, si poteva acquistare una cromolitografia della Santa Lega Eucaristica, indifferentemente dalla serie, con circa 3.000 di vecchie lire, più o meno il prezzo che avevano altre cromolitografie di altre case editrici.
Agli inizi del 1999, le quotazioni si aggiravano da un minimo di Lire 6.000 ad un massimo di 12.000 (in Euro 3,10 - 6,20), per quelle della Serie Comune e da Lire 4.000 a Lire 7.000, (in Euro 2,07 - 3,62) per quelle della Serie 9000.
La differenziazione definitiva fra le due serie è avvenuta con la pubblicazione del catalogo Barbieri, a cura di EnzoPagliara che nel pubblicare quasi tutte le immagini della Serie Comune ha fatto accrescere l'interesse dei collezionisti, principalmente per la serie ed in generale per tutta la produzione della casa editrice.
Arrivando ad oggi, le quotazioni minime della Serie Comune superano Euro 8,00 e la massima ha già superato i 30 Euro; mentre quelle della Serie 9000 vanno da un minimo di Euro 5,50 a un massimo di 12,00.
Nella foto, la n. 130 della Serie Comune, raffigurante S. Fracesco da Paola.

giovedì 18 dicembre 2008

Gli strumenti del collezionista di santini


Il collezionismo dei santini rientra nel genere più ampio del collezionismo cartaceo. Ad esso vi appartengono anche il collezionismo di stampe, di cartoline, di francobolli, di marche, di banconote. Con queste ultime tipologie, il nostro condivide anche l'utilizzo dei medesimi (o quasi) strumenti e accessori.
In primis, com'è ovvio, il collezionista di santini si servirà di raccoglitori. Ideali sono gli album realizzati interamente in cartone, dove alloggiare le immaginette. Per le antiche incisioni, per le miniature o canivets, personalmente utilizzo gli album per la sistemazione dei francobolli, con fogli separati da velina e con le strisce in pergamino. Per le cromolitografie e quelle più moderne dovrebbero andare bene anche i raccoglitori provvisti di tasche in acetato che, a differenza della plastica, dovrebbe impedire l'attaccamento dei colori (parliamo delle cromolito) alla tasca stessa. Da evitare assolutamente le tasche in plastica semplice.
Altro strumento importante è una pinzetta. Le mani infatti posso lasciare sulla carta residui vari di sporco. Sono perfette quelle per francobolli con le punte arrotondate e lisce.
Una lente d'ingrandimento contafili per grafici è utilissima per esaminare elementi non facilmente visibili ad occhio, come la firma dell'incisore, ad esempio.
Uno schedario o un programma software per archiviare i santini.
Cataloghi e libri guida per conoscere tipologie e caratteristiche dei pezzi.
Infine, un computer con connessione a internet per seguire il mio blog (consentitemi un po di pubblicità).
Nella foto, particolare ingrandito di un santino-incisione di I. Busch (Augsburg, sec. XVIII).

martedì 16 dicembre 2008

Ancora mostre di immaginette


Ancora per qualche giorno, fino al 20 di dicembre, sarà presente in Roma, Via di Santa Dorotea, 23, la mostra sul tema "I fondatori di ordini religiosi fino al XVII secolo", a cura dell'AICIS. L'ingresso è libero.
Sempre a Roma, dal 16 dicembre 2008 al 6 gennaio 2009, al Chiostro della Basilica di Santa Maria in Via, accesso da Via del Mortaro, nell'ambito delle iniziative dell'Associazione Amici del Presepio, Ombretta Palmucci, socia AICIS, espone la mostra sulle immaginette del Santo Natale.
A Cisterna di Latina (LT), nei giorni 27 e 28 dicembre, l'amico collezionista, nonché Vice Presidente dell'AICIS, nell'ambito di una manifestazione filatelica, organizzata nei locali della Parrocchia Santa Maria Assunta, presenta alcuni quadri di immaginette sul tema "La nascita del Redentore nei santini".
Nella foto, Gesù Bambino raffigurato in un santino cromolitografico popolare degli anni '20, italiano, orizzontale, margini fustellati, cm 5,6 x 10,2.
Quotazione min. 1,50 - max 3,00 Euro.

domenica 14 dicembre 2008

Santini e stampe provenienti da libri


Mi si chiede se le stampe provenienti dai libri si possono classificare come santini e/o immaginette religiose.
Ritengo che la risposta debba essere in senso negativo.
Il santino e l'immaginetta devozionale hanno delle caratteristiche peculiari che li contraddistinguono da altre forme di immagine stampata.
Non tutte le stampe infatti possono dirsi "santini" o "immaginette devozionali".
Delle caratteristiche strutturali del santino e delle immaginette devozionali ho già trattato. Quello che mi preme qui sottolineare è ancora una volta un concetto: in origine, il santino nasce con una precisa funzione che è quella di essere inserito fra le pagine dei libri di preghiera, mentre l'immaginetta devozionale, di misura più grande, aveva la funzione di essere posta sul comodino o in un angolo della casa, o della cella di qualche monaca, quasi fosse una statuetta o un altarino.
Queste particolari funzioni li distinguono dalle altre forme iconografiche, come le icone, le stampe, ecc.
Detto ciò, una stampa raffigurante un soggetto sacro, tolta da un libro di cui faceva parte integrante, non per questo diventa santino, ma resta sempre una pagina di libro con stampa e dunque non collezionabile.
Direi quindi che strappare una stampa da un libro serve solo a rovinare il libro.
Nella foto, una stampa estratta da un libro di preghiere. La tecnica utilizzata è la siderografia. Editore il tedesco Carl Mayer. Misure: cm 9,5 x 15,5.
Quotazione non determinabile.

sabato 13 dicembre 2008

Mostra "Il Natale nelle Immaginette Devozionali e nelle Letterine"


L'amico Giancarlo Gualtieri ci segnala la Mostra di Santini che ha allestito a Roma nei locali della Chiesa "S. Maria dell'Orazione e Morte", dal 13 dicembre 2008 al 9 gennaio 2009.
Il tema della mostra è sul Natale, come è naturale in questo periodo e come avverte il titolo: Il Natale Nelle Immaginette Devozionali E Nelle Letterine.
Giancarlo Gualtieri, come molti altri amici collezionisti, è un socio dell'AICIS (Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre) che, in questa circostanza, si avvale della collaborazione dell'Associazione A.F.N.I.R. e di IO COLLEZIONISTA.
Gli amici che volessero ulteriori informazioni sulla mostra possono scrivere al sottoscritto o direttamente a Giancarlo Gualtieri (l'indirizzo email è sulla locandina).
Nella foto, la locandina della mostra.

giovedì 11 dicembre 2008

AR - La serie Z


La serie Z fu prodotta dalla famosa ed al tempo stesso sconosciuta casa editrice italiana AR. La prima edizione risale al 1950, ma la produzione continuò fino ai primi anni '70.
I santini che la compongono hanno numerazione da 1 a 290 (ma se qualche amico collezionista è a conoscenza di una numerazione diversa ce lo segnali), sono stampate in off-set a colori, su carta leggera. La misura è di cm 5,8 x 10,2. Elementi di riconoscimento sono, oltre al famoso logo AR cerchiato, posto sull'angolo inferiore sinistro, anche la dicitura IMPRIME' IN ITALIE - PRINTED IN ITALY, il che fa capire evidentemente che il prodotto fu destinato anche al mercato estero. Sul verso è presente quasi sempre la preghiera. Secondo qualche cultore la serie riproporrebbe le immagini della più vecchia serie 2000, ma personalmente non vedo corrispondenza: sicuramente non vi è corrispondenza nella numerazione delle immagini.
Molto ricercate dai collezionisti, le immaginette della serie Z hanno una buona valutazione di mercato che va da un prezzo minimo di Euro 2,00 fino ad un massimo di Euro 5,50 ed oltre per i pezzi più rari.
Nella foto, l'immaginetta n. Z/9 raffigurante la Natività.

lunedì 8 dicembre 2008

Le quotazioni delle immaginette "sulpiciane"


Con il termine "sulpiciano" ci si riferisce a tutto ciò che nei secoli XIX e XX si sviluppò - parliamo ovviamente di oggetti religiosi - a Parigi nell'area di Saint Sulpice.
Con specifico riferimento ai santini, si può parlare di arte sulpiciana per indicare l'enorme produzione di immaginette religiose proveniente dalle ditte che ebbero sede in quell'area, dette sulpiciane appunto. Tutte quelle immaginette dai colori vivaci, cartonate o trinate a punzone (canivets meccanici); le siderografie in bianco e nero o colorate, a volte anche a mano, creeranno il cosiddetto stile "sulpicien".
Oggi, di quella enorme produzione è rimasto moltissimo, non soltanto per il numero dei soggetti stampati, ma anche per le altissime tirature, grazie alle quali vi fu una diffusione capillare in quasi tutti i paesi del mondo cattolico, dall'Europa alle Americhe.
Passando al profilo più specificamente collezionistico, va detto che proprio tale abbondanza di soggetti e di copie, è il motivo principale che ha determinato il valore di mercato delle immaginette sulpiciane. La loro quotazione è infatti molto contenuta: le cc.dd merlettate di editori come Bouasse Jeune, Bouasse Lebel, Letaille, Turgis, Boumard, per citare i più noti, si possono trovare intorno ai 10-15 Euro; mentre le cromolitografie degli stessi mantengono quotazioni bassissime, che non superano i 3,00 Euro.
Nella foto, cromolitografia edita da Bouasse Lebel, numero di serie 5164, Parigi, inizi del '900, cm 6,2 x 11,3, margini lunghi sagomati, destinata al mercato latino americano.


sabato 6 dicembre 2008

LIBRI: Storia breve del santino

Edito da Essegi Edizioni di Ravenna, il libro che vedete in foto, dal titolo "Storia Breve del Santino", scritto da Vittorio Pranzini, costituisce sicuramente un utilissimo strumento per tutti i collezionisti, sia per quelli che hanno iniziato da poco e vogliono una panoramica di quest'area del collezionismo cartaceo, ma anche per quelli più esperti, che troveranno in esso una guida veloce e pratica delle tipologie e delle aree di produzione.
Come avverte anche in copertina, il libro si presenta come una "Piccola guida per conoscere la produzione italiana ed europea, a stampa e manufatta, delle immaginette devozionali, dal Cinquecento ai primi decenni del Novecento".
La bibliografia ragionata, pur non completa ed esaustiva, indica al collezionista le pubblicazioni più essenziali, mentre il dizionario della terminologia fa entrare l'appassionato nell'ambito dei tecnicismi utilizzati convenzionalmente.
Pubblicato per la prima volta nel 1997, conta 64 pagine ed ha il costo accessibilissimo di Euro 13,43.

mercoledì 3 dicembre 2008

TEMATICHE MARIANE: L'Immacolata


Fra i soggetti pluritematici la figura della Immacolata Concezione si distingue per la diversità iconografica. L'immagine tipica è caratterizzata da una donna (la Madonna), con la luna sotto i piedi, il manto celeste e la veste bianca. In molte raffigurazioni troviamo il serpente schiacciato dal piede della Signora; in altre la corona di dodici stelle; in altre ancora è circondata di angioletti.
In tale ambito iconografico generale, trovano poi specifiche collocazioni le figure della Madonna di Lourdes e della Madonna di Fatima, solo per citare le più importanti, entrambe manifestazioni dell'Immacolata.
A tale diversità iconografica corrisponde una varietà di "soggetti" che, dal punto di vista collezionistico, vanno a identificare diverse tipologie o tematiche.
Nella foto, una cromolitografia attaccata su fondo realizzato con carta metallica dorata, a sua volta attaccato su matrice trinata a punzone, seconda metà del XIX secolo, probabile produzione francese, cm 6,9 x 10,5.
Quotazione min. 15,00 - max 45,00 Euro.

lunedì 1 dicembre 2008

Innarrestabile SLE - Serie Comune



Due giorni fa, sul solito ebay.it, si è toccato un nuovo record per una cromolitografia della Serie Comune prodotta dalla Santa Lega Eucaristica di Milano. L'immaginetta in questione è la n. 303 (riprodotta nella foto) edita dalla SLE nel 1908 nel solo formato a margini fustellati.
Il prezzo di aggiudicazione ha davvero dell'incredibile per una cromolitografia seriale. Dopo 15 offerte, ha raggiunto il prezzo definitivo di Euro 35,99.
Credo si tratti del prezzo più alto mai pagato per una cromolitografia di inizio '900. Ancora una volta, la dimostrazione di come il collezionismo determini il valore ancor più della qualità.
Personalmente ritengo che siamo di fronte a una enorme sopravvalutazione.
Sopra, l'immaginetta aggiudicata su ebay.it all'asta del 29 novembre: cm 6,7 x 11,8, fustellata a 4 incavi per lato, raffigura la Natività.

giovedì 27 novembre 2008

In mostra la collezione di Mario Tasca



Segnalo, molto volentieri, la mostra di santini allestita dall'amico collezionista Mario Tasca nei prossimi giorni, 29 e 30 novembre, a Follina, in provincia di Treviso.
"La mostra è un compendio delle tre precedenti esposizioni che Mario Tasca, collezionista iscritto all'AICIS, ha realizzato negli anni precedenti ed esattamente:
  • Santini, Patrimonio di Fede, Storia e Cultura
  • Santini Ricordo della Prima Comunione
  • Preghiere e Dediche manoscritte sulle Immaginette Sacre"
Si sa, le mostre rappresentano una grande occasione per conoscere la stragrande produzione dei santini nel corso della storia e quella di Mario Tasca è diventata ormai un appuntamento, non soltanto per noi collezionisti ma per tutti i cultori e appassionati di santini e immaginette religiose.
Per chi volesse conoscere invece la foto-storia delle esposizioni, può andare sul sito cartantica, nella sezione "Collaborazioni - Mario Tasca - Mostre di Immaginette".
Nella foto la locandina di una delle mostre.

mercoledì 26 novembre 2008

Presentato il Primo Catalogo Internazionale dei Santini


Ieri, martedì 25 novembre, a Roma, nella Sala Marconi della Radio Vaticana, è stato presentato, come peraltro da tempo annunciato, il "Primo Catalogo Internazionale dei Santini".
Ringrazio il Direttore Responsabile della UNIFICATO, per avermi trasmesso alcune immagini del Catalogo e il comunicato stampa.
Tratto dal comunicato stampa di oggi, 26 novembre 2008:
...Martedì 25 novembre a Roma nella sala Marconi della Radio Vaticana, monsignor Luigi De Magistris pro-penitenziere maggiore emerito, nel presentare il Primo Catalogo Internazionale dei Santini in edizione bilingue italiano e inglese edito da UNIFICATO, ha spiegato che "La religione cristiana fin dal primo Concilio ha approvato e sostenuto l'uso e la diffusione delle immagini sacre perché l'umanità ed il creato riflettono la bellezza di Dio...
...Il Primo Catalogo Internazionale dei Santini, edito da UNIFICATO raccoglie in 512 pagine a colori più di 2000 preziosissime immaginette sacre provenienti da diversi Paesi, tra cui Italia, Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Svizzera, Stati Uniti, Russia, Cuba e vari Stati dell'America Latina.
Il Catalogo riproduce preziose xilografie del Cinquecento, pregiate e ricercate incisioni fiamminghe del XVI e XVII secolo, le prime miniature acquerellate nonché la vasta produzione di santini dell'Ottocento fino ai primi del Novecento.

Gli amici collezionisti interessati a ricevere tutte le informazioni sul Catalogo potranno rivolgersi alla casa editrice, all'indirizzo C.I.F. s.r.l. , C.P. 1708, 20101 Milano. Telefono 02.877139 e Fax 02.72022135. Oppure direttamente sul sito della UNIFICATO

Nell'immagine sopra un esempio di una pagina del Catalogo.

domenica 23 novembre 2008

Restaurare i santini


Come tutti i prodotti artistici e, in particolare quelli cartacei, anche per i santini si pone il problema dello stato di conservazione e del restauro di quelli danneggiati.
Le domande in proposito che si pone il collezionista sono diverse: quando e come restaurare i santini, ma soprattutto, conviene ?
Direi che, innanzitutto, va fatta una necessaria distinzione fra i santini d'epoca e quelli moderni. Nell'ambito di quelli antichi poi bisogna distinguere quelli seriali e/o a larga diffusione da quelli manufatti e/o a limitata tiratura di esemplari.
Si concorderà, credo, sul fatto che conviene sottoporre a restauro soltanto i santini antichi e fra questi esclusivamente i manufatti e quelli a tiratura ridottissima o comunque con un grado elevato di rarità. Infatti, i santini moderni sono prodotti in un numero altissimo di copie e con tecniche e materiali di qualità non eccezionali, il che significa che sarebbe inutile restaurarli, in quanto meno dispendioso e più semplice reperire un'altro esemplare identico.
Il restauro è un procedimento molto delicato che va affidato a professionisti e che naturalmente ha dei costi: è importante valutare dunque l'opportunità e la convenienza economica di restaurare un determinato pezzo. Lo stesso discorso vale anche per i santini d'epoca seriali, che per quanto possano essere ricercati, sono tuttavia reperibili a un prezzo probabilmente di gran lunga inferiore rispetto al costo di un restauro.
Diversa è invece la questione dei manufatti e delle incisioni antiche e a tiratura limitata. Sarebbe certamente opportuno, ad esempio, restaurare un canivet o un'immaginetta "vestita"; un'incisione in pergamena o anche in carta; un collage o un piccolo calvario.
Va detto inoltre che non tutti i tipi di danno sono restaurabili. Una regola generale vuole che è consigliabile restaurare solo nei casi in cui la figura è comunque integra e l'immaginetta non è del tutto deteriorata. Se vi sono strappi e pezzi mancanti, soprattutto sulla figura, allora è del tutto inutile intervenire.
Infine, personalmente concordo con tutti coloro, restauratori professionisti e collezionisti, che sconsigliano il fai da te, quantomeno su pezzi di particolare pregio. Se non si hanno le possibilità economiche, è meglio tenersi un santino mancante di un pezzo piuttosto che rischiare di rovinarlo del tutto.
Nella figura, Gesù Bambino "vestito", su supporto in carta intagliata e puntinato ad ago, con viso e mani in cromolitografia. Italia, inizi del XX secolo, cm 6,5 x 10,5. Piccoli pezzi mancanti.
Quotazione min. Euro 45,00 - max 250,00 (in condizioni ottimali).

venerdì 21 novembre 2008

Collezionismo, mercato e quotazioni dei santini


Da qualche tempo sembra che il collezionismo dei santini stia vivendo un momento di grande attenzione e non soltanto da parte degli stessi collezionisti. Si assiste al moltiplicarsi di mercanti, commercianti e antiquari, che solo fino a qualche anno fa non "trattavano" santini e che oggi li propongono molto volentieri nei propri negozi e nei cataloghi.
Questo mese si è tenuta a Pieve di Cento (BO) la Mostra Mercato Nazionale del Santino, ormai giunta alla 14 edizione, mentre, com'è ormai noto, giorno 25 a Roma, presso la radio vaticana ci sarà la presentazione del primo Catalogo Guida Internazionale dei Santini.
Per non parlare delle aste on line. Su ebay italia, al momento in cui scrivo, sono offerti ben 4969 santini, di ogni epoca e stile.
Inoltre, sembra proprio che il mercato dei santini da collezione non risenta della crisi economica: il santino che vedete qui riprodotto, ieri e proprio su ebay.it, è stato aggiudicato all'importante somma di Euro 730.
Trattasi di un intaglio-collage, apribile a due ante, costituito da più materiali, di produzione francese, risalente, a dire del venditore, al 1875 circa. Misura cm 6,5 x 10,5 chiuso e cm 10,5 x 18,5 aperto.

mercoledì 19 novembre 2008

Siderografie


Agli inizi del XIX secolo i produttori di immaginette cominciarono a servirsi di tecniche nuove, che consentivano di stampare un alto numero di pezzi a basso costo di produzione: tecniche come la litografia e la siderografia.
Quest'ultima fu una tecnica di incisione su lastre di acciaio, che, a differenza delle lastre di rame utilizzate sino ad allora, presentavano il vantaggio di essere più resistenti all'usura e pertanto capaci di più alte tirature.
Questa tecnica, in molti casi, fu accoppiata con la litografia, dando vita a quelle immaginette caratterizzate dalla cornice realizzata in litografia con l'immagine centrale in siderografia.
Nella foto qui riportata, un esempio di siderografia colorata a mano, con cornice litografata in oro, risalente alla prima metà del XIX secolo, produzione francese, cm 6 x 9,4.
Quotazione min. 6,00 - max 20,00 Euro.

lunedì 17 novembre 2008

Asta record per un J. Koppe


Alla fine l'asta on line, parlo di ebay naturalmente, dopo sette giorni, si è chiusa con l'offerta massima, con cui è stato aggiudicato questo stupendo santino, di Euro 121,99, da una base d'asta di Euro 9,99.
Si tratta di un'incisione, realizzata da Joseph Koppe, incisore ed editore attivo a Praga intorno al la prima metà del XIX secolo.
La tecnica impiegata è quella della xilografia, con coloritura a mano d'epoca. L'immaginetta in questione misura cm 8 x 12 e raffigura S. Antonio da Padova.
Va detto che finora un'incisione di J. Koppe non aveva mai superato i 50,00 Euro, per cui il prezzo con cui è stata venduta questa che vedete qui riprodotta costituisce un vero record.

venerdì 14 novembre 2008

Collezionisti


C'è una certa concezione, stereotipata, che vede il collezionista come un maniaco raccoglitore dei propri oggetti-feticci, capace di compiere gesti fuori dal normale pur di ottenere quel determinato e agognato pezzo mancante alla propria collezione. Una persona insomma disposta a spendere vere e proprie fortune del proprio patrimonio o addirittura, in alcuni casi, a compiere azioni che stanno ai limiti della legalità.
Se questo può essere vero in qualche raro caso, si deve anche riconoscere ai collezionisti un grande merito. E' anche grazie ad essi, alla loro genuina passione per l'arte e per gli oggetti, di qualunque genere, prodotti dall'uomo che si è potuto ricostruire la storia dell'umanità; è grazie alla loro passione per la raccolta che si è riusciti a ricostruire fasi ed eventi che altrimenti, soprattutto in assenza di documenti, sarebbero rimasti nell'oblio.
Il vero collezionista è sì un appassionato di raccolta di un determinato oggetto, ma è anche cultore e studioso dello stesso, capace, al contrario di quello che qualcuno può credere, di grandi gesti di generosità: si pensi a quanti musei o raccolte pubbliche sono debitori dei collezionisti.
Per restare nell'ambito che ci riguarda da vicino, voglio pubblicamente fare i miei apprezzamenti all'amico Ennio Belotti di Lovere (BG) che vanta una stupenda collezione di incisioni e santini, dal XVI al XX secolo. Nella foto un'acquaforte del Callot (XVII sec.), dal martirologio (Collezione Belotti).

mercoledì 12 novembre 2008

Le ditte "minori" di produzione


Molti lettori del blog mi scrivono chiedendomi notizie su questa o l'altra casa editrice o tipografia: a volte si tratta solo di marchi privi di nome, altre volte di semplici sigle.
Un fatto è certo. Per restare solo in Italia, soprattutto nel corso del secolo passato vi fu un numero enorme di case editrici e/o tipografie produttrici di santini.
Alcune di esse ebbero una certa importanza, non soltanto in Italia ma in tutta Europa e nel mondo, come la Santa Lega Eucaristica, la AR, la FB, la GN, la Eb, per citare le più famose. Ma accanto a queste - per alcune delle quali, com'è noto, vi sono tuttora non poche difficoltà di ricostruire la storia -, vi furono tantissime altre piccole ditte, sparse in tutto il territorio nazionale, per le quali è davvero difficoltoso, se non impossibile, fare un elenco completo. Piccole tipografie locali che si limitavano a "copiare" immagini edite dalle più importanti case editrici, milanesi, romane o napoletane, se non addirittura apporre il nome della propria ditta su immagini chiaramente prodotte da altri.
Sopra, un santino popolare degli anni '20, margini fustellati, cm 6 x 10,8, raffigurante S. Stefano Protomartire, cromolitografico, prodotto a Milano da Cav. G. Canedi.
Quotazione Euro 1,50 circa.

lunedì 10 novembre 2008

Ricordo della Prima Comunione


Una tipologia molto comune di immaginette è quella relativa ai ricordi della Prima Comunione. Appaiono intorno alla seconda metà del 1700: santini con il verso bianco sul quale viene annotato il nome e il cognome, con la data del giorno della Prima Comunione, che venivano donati dai parenti o dai catechisti al comunicando.
Ma è intorno alla metà del XIX secolo che vengono prodotti santini esclusivamente destinati alla funzione di ricordi per la Prima Comunione. Vengono utilizzate le tecniche di produzione in voga del periodo, dalla cromolitografia, alla stampa con margini a punzone, trinati o anche collages con carta riso e stoffa. Ovviamente le case editrici francesi saranno campioni nella produzione europea e mondiale: celebri restano i santini con le figure dei comunicandi incollate sulla matrice di carta.
Va inoltre sottolineato un dato molto importante, ovvero la data riportata sul verso. Ogni collezionista di santini sa che sono rare le case editrici che usavano apporre la data di produzione del santino.
Ebbene, la data del giorno della Prima Comunione, scritta a volte a mano sul verso del santino, se non da' la certezza del momento esatto, è sicuramente un elemento essenziale che può servire a individuare il periodo in cui è stata prodotta quella immaginetta.
Qui riprodotta una cromoltiografia del 1899, prodotta in Francia e destinata al mercato sudamericano. Cm 6,8 x 12,4.
Quotazione min. 2,00 - max 6,00 Euro.

sabato 8 novembre 2008

La casa editrice BASEVI


Conosciuta anche con le sigle NB ed NG la casa editrice Basevi fu fondata a Milano , con sede in via Ausonio, il 10 gennaio 1927 da Giacomo Basevi, detto Nino ( da cui appunto NB: Nino Basevi).
La sua produzione si caratterizza per i santini popolari, come quelli cromolitografici della serie 3000, ma soprattutto per quelli stampati in monocromo e successivamente in offset.
Nel 1934 apre uno stabilimento anche negli USA, dove è tuttora molto conosciuta.
Dopo la morte del fondatore, l'azienda sarà gestita dal figlio Gianfranco Comincini.
Oggi la casa editrice è ancora attiva ed i suoi prodotti sono venduti in tutta Europa e in America.
Per queste ed ulteriori notizie ed informazioni si può visitare il sito ufficiale
Qui riprodotto un santino della serie C edito nel 1939. Si tratta del n. 829, cm 5,7 x 10,3.
Quotazione min. 0,80 - max 1,50 Euro.

mercoledì 5 novembre 2008

I santini popolari


Una distinzione che spesso si fa è quella fra immaginetta o santino colto e immaginetta o santino popolare. Il criterio è quello della qualità dei materiali, della tecnica e dello stile con i quali è stato realizzato il pezzo.
Il santino "colto" si caratterizza per la qualità della carta (pergamena, carta vergellata, carta pesante, cartoncino bristol); per la tecnica (intaglio, ricamo, punzonatura, punteggiatura ad ago); per lo stile dell'immagine raffiguarata (simbolica, allegorica, concettuale).
Il santino "popolare" invece si riconosce non soltanto per l'impiego di materiali e tecniche più semplici ed "economiche", ma anche e soprattutto a livello iconografico: le immagini raffigurate riprendono di solito tematiche narrative, agiografiche, evangeliche (anche dei vangeli apocrifi).
Qui raffigurato, santino popolare, anonimo, degli anni '20, produzione italiana, cromolitografico, a margini fustellati, cm 6 x 11.
Quotazione min. 0,60 - max 1,50 Euro.

lunedì 3 novembre 2008

Santini a edicola

edicola1 BattesimoGesùTeatrino

Nell'ambito della tipologia dei santini trinati a punzone si distinguono i cosiddetti santini "a edicola", così definiti proprio perché riproducevano una piccola edicola religiosa, ovvero una cappella, un tempietto, un piccolo tabernacolo.
Produttori di queste piccole architetture, inutile ricordarlo, furono gli editori francesi, a partire dalla metà del 1800.
Piccole chiesette, le cui pareti, sono costituite da carta traforata a punzone. Al centro della parete posteriore, quasi fosse un vero altare, vi è una cromolitografia. In alcuni casi, le piccole ante del "portale" presentano anch'esse delle cromolitografie.
Da non confondere con i santini "a sorpresa", né con le cosiddette immagini "a teatrino".
Il santino qui riprodotto è della seconda metà del XIX secolo, presenta al centro una cromolitografia raffigurante il battesimo di Gesù da parte del Battista. Sulle ante, all'interno, due cromolitografie raffiguranti due angeli. Misure: cm 6,8 x 11 x 3,5.
Quotazione min. 120,00 - max 220,00.

sabato 1 novembre 2008

L'immaginetta n. 335 della SLE serie Comune


Il catalogo "Santini di Serie - Santa Lega Eucaristica di Milano" edito da Barbieri nel 1999, a cura di Enzo Pagliara ha avuto il merito, per i collezionisti, di aver pubblicato tutte le cromolitografie della serie Comune (1-340).
Ho parlato di merito credo a buon ragione, in quanto per il collezionista è di fondamentale importanza fare riferimento ad un catalogo completo della serie oggetto della propria collezione. Non a caso, proprio la pubblicazione di questo catalogo ha avuto come conseguenza un aumento esponenziale del numero dei collezionisti di questa serie, con un continuo aumento anche delle quotazioni delle singole cromolitografie.
Il catalogo di Pagliara tuttavia non comprende le immagini relativi ai numeri 321, 330, 335 e 336.
La n. 335, qui riprodotta, fu pubblicata dalla casa editrice carmelitana nell'anno 1910 nel formato a bordi fustellati, cm 6,8 x 12,2.
Quotazione min. 15,00 - max 35,00 Euro.

giovedì 30 ottobre 2008

Egim: serie Isonzo ridotta nell'ultimo catalogo


I collezionisti delle immaginette della serie Isonzo, stampate da Ed. G. Mi (oggi Egim), non saranno molto contenti nell'apprendere che la casa editrice nell'ultimo catalogo ha ridotto di molto la produzione delle immaginette della serie più famosa e, diremmo, più collezionata.
Non sono state ristampate, con l'ultima edizione, le immaginette recanti i seguenti numeri di serie:
13, 17, 22, 37, 39, 42, 67, 100, 111, 128 139, 148, 164, 167, 177, 183, 188, 190, 192, 193, 196, 223, 224, 225, 236, 238, 239, 246, 247, 248, 249, 250, 252, 254, 255, 257, 258, 261, 267, 273, 275, 276, 277, 282, 283, 284, 288, 290, 319.
Come si può notare, ben 49 immaginette su un totale di 340, non sono state più ristampate. Una difficoltà in più per i collezionisti, che dovranno cercarle nelle edizioni più vecchie.
Sopra riprodotta l'immaginetta n. 1 delle serie, nelle due ultime edizioni. La prima ancora con il marchio ED. G. MI.

martedì 28 ottobre 2008

Altra quotazione record per una SLE serie comune


Non so se ci sia da rallegrarsi o, al contrario, sia motivo di preoccupazione. Mi riferisco alle quotazioni sempre crescenti della serie Comune (1-340) edita dalla casa editrice Santa Lega Eucaristica di Milano.
L'immaginetta qui riprodotta, la n. 232 della serie Comune appunto, è stata venduta su Ebay.it al prezzo finale di Euro 25,50, cui vanno aggiunte le spese di spedizione, che in caso di raccomandata ammontano a Euro 4,00.
In definitiva, la cromolitografia in questione ha raggiunto un valore di mercato complessivo pari a circa trenta Euro.
Va detto che il pezzo in questione, prodotto nel 1904 nell'unico formato con i bordi lisci, simile per soggetto, ma non identico per immagine alla n. 215, è piuttosto raro.
C'è da chiedersi, a questo punto, quale prezzo raggiungerebbero in un'asta, l'immaginetta n. 330, o le nn. 335 e 336, ammesso che esistano in circolazione.

domenica 26 ottobre 2008

Asta deserta per canivet


Ancora un canivet invenduto, questa volta su ebay francese. Bellissimo pezzo comunque, risalente al XVIII secolo, di produzione tedesca, di dimensioni cm 7 x 11, stato di conservazione quasi "perfetto", almeno da quello che si può vedere sul monitor di un computer.
Forse il prezzo di partenza, Euro 469,00, ha scoraggiato i potenziali partecipanti all'asta.
Sicuramente alto per rappresentare una base d'asta e corrispondente probabilmente con l'effettivo valore di mercato, considerato anche che si tratta di intaglio su carta e di area tedesca.
La bellissima e preziosa miniatura centrale raffigura l'immagine di Santa Maria Maddalena, santa molto venerata in Francia.

venerdì 24 ottobre 2008

I Galle


I Galle furono una famiglia di incisori fiamminghi attivi nei secoli XVI e XVII: Philip (1537 - 1612), Theodor (1571 - 1633), Cornelius il Vecchio (1576 - 1650), e Cornelius il Giovane (1615 -1670). Con altre famiglie di incisori (Wierix, Huberti, Van Merlen, ecc.) produssero le prime immaginette religiose, così come le intendiamo oggi.
Incisioni a bulino o acquaforte, su pergamena o su carta vergellata le loro immaginette si distinguono anche per i soggetti caratteristici e perciò con specifiche identità.
Molto curate sotto il profilo tecnico, la maggior parte di esse fu prodotta in bianco e nero; poche e rare quelle colorate a mano. Molto ricercate dai collezionisti di santini/incisioni hanno delle quotazioni molto interessanti, proprio grazie alla rarità dei pezzi giunti fino ad oggi: siamo di fronte a dei pezzi che, anche se stampati in più esemplari, sono quasi unici. Ciò in quanto, com'è noto, le tirature di una stampa a bulino sono piuttosto limitate per natura e non superano il centinaio di esemplari.
Nella riproduzione, incisione a bulino su carta di Cornelius Galle, raffigurante San Egidio, cm 7,5 x 10,3.
Quotazione min. 35,00 - max 75,00 Euro.

mercoledì 22 ottobre 2008

TEMATICHE: Santa Barbara


Un altro soggetto molto ricercato dai collezionisti di santini tematici è Santa Barbara. Lo dimostrano le aste in cui compaiono le immaginette che la raffigurano, che richiamano molti offerenti provenienti da diversi paesi, soprattutto europei.
Sotto il profilo strettamente iconografico è riconoscibile mediante i seguenti attributi.
In primis la palma, il libro e la torre con tre finestre. Sono suoi attributi anche la spada, il calice e in alcune rare immagini il cannone.
In alcune rappresentazioni molto antiche si nota la presenza anche di soggetti animali, come lo struzzo o il pavone.
Originale questa raffigurazione nell'immaginetta qui riportata , dove compra anche Gesù Bambino. E' una xilografia di J. Koppe , di Praga, risalente alla prima metà del XIX secolo, colorata a mano e coperta da vernicetta, cm 7,8 x 12,00.
Quotazione min. 15,00 - max 33,00 Euro.

lunedì 20 ottobre 2008

I santini su pasta d'ostia


Sollecitato da un collezionista, oggi parlo di una tipologia molto particolare: i santini su pasta d'ostia. Come indica anche la terminologia, si tratta di santini in cui l' immagine è riprodotta su supporto costituito da pasta d'ostia. Alcuni esemplari presentano dei ricami in raso; in altri il disegno contiene pezzettini di madreperla. Dolores Sella ne stabilisce come data di apparizione il 1871, ma ritengo - e non lo esclude neppure la studiosa - che il periodo in cui iniziò la loro produzione sia da fissare intorno alla metà del 1800.
Sono molto rari, anche a causa della loro estrema delicatezza, sia per il materiale che per le tecniche di produzione, con relative interessanti quotazioni.
Nella figura sopra, un santino su pasta d'ostia, incastonata nella cornice di pizzo, seconda metà del XIX secolo. Sulla pasta d'ostia l'immagine è stata eseguita mediante ricamo in raso, a due facce. Misura cm 7 x 11,3.
Quotazione min. Euro 15,00 - max Euro 55,00.

sabato 18 ottobre 2008

Catalogo guida dei santini


E' prevista per la fine del mese di novembre l'uscita del "Primo catalogo guida dei santini", pubblicato dalla casa editrice Unificato, nota anche per altri cataloghi specializzati.
Curatore dell'opera Toni Graziano, già titolare della casa editrice Pubblicazioni S.r.l., il bancario di Lugo, diventato famoso, come molti ricorderanno, proprio per aver pubblicato e portato in edicola l'Album dei Santini.
Il catalogo, di oltre 300 pagine e corredato da ben 2000 riproduzioni, propone - udite, udite!! -la classificazione e la quotazione di santini e immagini sacre dal 1500 agli inizi del 1900. Insomma, "una guida completa per collezionare, classificare, restaurare e conoscere il valore dei Santini, anche quelli custoditi dai nostri nonni". Il prezzo di acquisto sarà di Euro 29,00.
Da collezionista e cultore di immaginette religiose, sono in trepidante attesa di leggerlo, sperando che si dimostrerà all'altezza delle promesse.
Per chi volesse ulteriori informazioni può andare sul sito della casa editrice Unificato

giovedì 16 ottobre 2008

Le immagini n. 165 della Egim

















Come molti collezionisti sanno, occorre fare una distinzione fra l'immaginetta/santino e l'immagine in essa raffigurata. L'immaginetta/santino comprende l'intera struttura, con tutti i suoi elementi, dei quali ho già trattato qui e anche qui. L'immagine corrisponde invece al soggetto raffigurato, che può essere la Madonna, Gesù, Santo/a, ma anche una figura simbolica.
L'immagine assume un ruolo determinante, com'è logico, nelle serie, laddove al numero di serie corrisponde una data immagine o soggetto.
Succede, a volte, che la casa editrice non rispetti tale rapporto numero/immagine, probabilmente perché non ha la possibilità di utilizzare la stessa matrice, per cui a un dato numero di serie corrisponde un'immagine diversa, seppure dello stesso soggetto.
E' il caso dell'immagine n. 165 della nota casa editrice EGIM (una volta EdGMi). Come si può vedere nelle figure sopra riprodotte, al numero 165 corrispondono due diverse immagini relative alla Madonna del Tindari.
Per chi volesse segnalare casi analoghi, il presente blog è a disposizione.

martedì 14 ottobre 2008

L'indirizzo della Santa Lega Eucaristica

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A quanti non solo collezionano le immaginette prodotte dalla Santa Lega Eucaristica di Milano, nelle varie e numerose serie, ma ne sono anche appassionati studiosi, voglio segnalare un interessante articolo scritto da Luisa Lombardi, che potranno tutti leggere qui Santa Lega Eucaristica.

In sintesi, la storia della casa editrice dall'anno della sua fondazione, nel 1896, fino alla sua fusione con Zanotti, nel 1945, quando assunse la denominazione di Casa editrice e Libreria Santa Lega Eucaristica di Zanotti & C..

La sede della casa editrice rimase Via Guerrazzi n. 7.

In alto, una cromolitografie della serie 700, la n. 723, cm 6 x 10,8. Sul verso si può notare il timbro della casa editrice con l'indirizzo.

domenica 12 ottobre 2008

I santini del Monastero di Maredret


Questi santini furono prodotti dalle Monache benedettine del Monastero di Maredret, in Belgio, sin dai primi anni del 1900 e fino agli anni '60.
Generalmente si tratta di immaginette seriali, su carta, con margini lisci. Molto caratteristiche, in particolare quelle prodotte negli anni '30, sono riconoscibilissime sia per la colorazione in seppia, ma anche per lo stile neogotico. Sul margine inferiore, a sinistra si trova la dicitura "Abbaye de Maredret", mentre sullo stesso margine, ma a destra, la scritta "Made in Belgium", oppure "Imprime in Belgique".
Collezionate, com'è logico, soprattutto in Belgio, ma anche in Francia e in minima parte in Italia, hanno una quotazione che si aggira dai 2,00 ai 5,00 Euro.
Qui riprodotto, santino seppiato degli anni '30, prodotto dall'Abbaye de Maredret, margini lisci, cm 7 x 11,5, raffigurante Gesù nell'Orto.

venerdì 10 ottobre 2008

Manufatte su cartoncino a mezzo punto


Una tipologia che si potrebbe avere difficoltà a classificare è rappresentata da tutte quelle immaginette costituite da una base realizzata con cartoncino a mezzo punto ( o perforato a punzone) sul quale era applicata in genere una cromolitografia.
Potremmo dire che siamo di fronte a delle "semimanufatte", nel senso che la realizzazione dell'intera immaginetta avviene mediante l'opera di un privato, a mano; tuttavia la figura applicata è solitamente costituita da una cromolitografia o da fototipia.
Nell'insieme però si tratta di un manufatto e perciò unico.
A volte il cartoncino lavorato serviva soltanto da cornice, altre da fondo; altre volte ancora era lavorato a forma di croce o di piccolo "calvario".
Il periodo di realizzazione di questi parte dalla seconda metà del XIX secolo fino ai primi decenni del XX. Va detto che rispetto ad altre tipologie, queste immaginette sono poco diffuse, in quanto la loro produzione fu piuttosto limitata.
Sopra, immaginetta su cartoncino a mezzo punto, con cromolitografia applicata, Italia, fine XIX secolo, cm 5,5 x 9,8.
Quotazione min. Euro 15,00 - max Euro 25,00.

mercoledì 8 ottobre 2008

La serie 12000 della S.L.E.


Sono soltanto dieci le immagini che compongono la Serie 12000 della Santa Lega Eucaristica di Milano.
Dalla n. 12001 alla n. 12011, cartoncino pesante, con evidente fustellatura in tutti e quattro i lati. Bianchi sul verso, erano destinati per ricordi.
Si tratta di cromolitografie, che misurano cm 6 x 10,8, la cui produzione iniziò intorno al 1913 e si protrasse fino al 1927 circa.
Mantengono una certa considerazione per i collezionisti, anche se non paragonabile alle famose Serie Comune e 9000, con una buona valutazione, intorno ai 3-4 Euro.
Sulla foto sopra, la n. 12010, fistellata e goffrata con foglioline a rilievo.

lunedì 6 ottobre 2008

La Madonna del Rosario


Parlando di collezioni tematiche, come ho già avuto modo di dire, quelle mariane appaiono le più complesse ed articolate. La Madonna del Rosario trova uno spazio ancora più specifico. Iconograficamente si conoscono diverse versioni: sempre con il Bambino in braccio, ma non sempre con i Santi domenicani inginocchiati ai suoi piedi.
In alcune immagini vi è soltanto San Domenico; in altre Questo è accompagnato da Santa Caterina da Siena. In altre ancora, oltre a San Domenico vi è San Pietro Martire (Madonna del Rosario del Caravaggio).
L'immagine più famosa resta quella venerata nel Santuario di Pompei. L'opera è attribuita ad un pittore anonimo del XVII secolo, appartenente alla scuola di Luca Giordano.
Sopra riprodotta, siderografia con cornice di pizzo, anonima, fine '800, cm 7,8 x 11,7.
Quotazione min. Euro 9,00 - max 25,00.

sabato 4 ottobre 2008

Stato di conservazione e quotazioni


Ho già avuto modo di affrontare l'argomento sullo stato di conservazione del santino. Ci ritorno per chiarire alcune cose.
E' comprensibile che un'immaginetta che abbia lo stato perfetto di conservazione, vale a dire appena uscita dalla stampa o, in generale, appena prodotta, può essere soltanto (ma mi piacerebbe essere smentito) di recente realizzazione. Lo stesso non può dirsi per manufatte e per incisioni del XVII, XVIII o XIX secolo. Per quanto siano state custodite in ambienti "sicuri", è difficile che continuino a mantenere la freschezza di una immaginetta appena stampata.
Detto questo e premesso che la quotazione dell'immaginetta dipende anche, e molto, dal suo stato di conservazione, va anche sottolineato che vi sono diversi gradi di conservazione (in proposito http://collezionaresantini.blogspot.com/2008/07/gradi-di-valutazione.html) cui corrispondono altrettanti livelli di valore o di quotazioni.
Ma il valore di mercato non è tutto. E comunque ritengo che fino al grado "B" (buona), il pezzo è collezionabile e mantiene una sua "dignità". Ciò può essere anche un vantaggio per chi non può, o semplicemente non vuole spendere grandi cifre per un pezzo più o meno perfetto.
Nella foto sopra, una rara immaginetta con cornice di pizzo, prodotta da Salvardi di Bologna agli inizi del '900. Misura cm 7 x 12,5. Il suo stato di conservazione può considerarsi di grado "B" tendente a "NB", per cui il suo valore di mercato sarà intorno al 10%, ovvero sui 3,00 Euro circa.

venerdì 3 ottobre 2008

I canivets meccanici


Mi è stato chiesto di dedicare un post ai cosiddetti "canivets meccanici".
Come rievoca anche la stessa locuzione, si tratta di immaginette con la matrice di pizzo, o interamente traforate, con al centro l'immagine del santo e che per struttura ricordano i più antichi canivets, ma realizzate meccanicamente, a differenza dei primi che erano manufatti.
E' verso la fine del XVIII secolo che si assiste al passaggio dai pizzi manufatti ai quelli realizzati meccanicamente. Agli inizi del XIX secolo nascono in Europa case editrici specializzate nella produzione di immaginette. Fra queste, le francesi faranno da padrone, raggiungendo nella seconda metà del secolo il massimo splendore. La tecnica è quella della matrice che contiene il disegno che verrà poi impresso a punzone meccanicamente sul foglio. Lo stesso foglio può contenere anche più pizzi e diversi per forma e disegno. Sui pizzi verranno poi applicate delle immagini cromolitografate. In altri casi è la matrice contiene sia l'immagine, una siderografia, che verrà impressa con il resto della cornice. La produzione dei canivets meccanici continuò per tutto il secolo, fino ai primi del '900.
L'immagine sopra riproduce un canivet meccanico, realizzato con matrice a punzone, sul quale è stata applicata una cromolitografia raffigurante Giovanna D'Arco. Misura: cm 7,2 x 11,5.
Quotazione min. Euro 30,00 - max 55,00.

mercoledì 1 ottobre 2008

Come e dove reperire santini


Di solito chi inizia a collezionare ha già una piccola quantità di pezzi, trovati magari a casa dei nonni o di uno zio vecchio. Il problema nasce nel momento in cui i "canali" tradizionali si esauriscono. Dopo i nonni, gli zii e parenti tutti, si passa agli amici. Quindi si cercano persone che abbiano la stessa nostra passione.
E nel caso nostro non è facile, ammettiamolo!
Ogni volta che ho detto a qualcuno "colleziono santini", la reazione è stata un bel sorriso., per non dire altro. Sì, perché la maggior parte delle persone pensa ai santini come a degli oggetti per bigotti, né ha mai visto o sentito parlare di incisioni o canivet.
Oggi, con l'affermazione del "collezionismo di santini", i canali di reperimento sono aumentati e con essi sono aumentati i prezzi. Immaginette d'epoca si trovano nelle migliori librerie antiquarie, nelle mostre mercato e sul web, su siti specializzati o sul famosissimo ebay.
In tutto ciò tuttavia non dimentichiamo il caro vecchio scambio fra collezionisti.
Concludo invitando gli amici collezionisti e cultori di immaginette a segnalarci mostre, mercati, convegni e quant'altro.
Nell'immagine riprodotta, acquaforte su carta dell'incisore Scafa, XVIII secolo, cm 9,3 x 14,3.
Quotazione min. 15,00 - max 35,00 Euro.

lunedì 29 settembre 2008

Le miniature


All'inizio era la miniatura. Su pergamena o su carta.
Non mi riferisco ovviamente alla miniatura tout-court ma alla tecnica impiegata per la produzione di santini manufatti.
Utilizzata moltissimo nei conventi, da monaci e da suore, fu l'antesignana dei più noti canivets, che come tutti sanno sono caratterizzati, assieme all'intaglio, appunto da una miniatura posta al centro dell'immaginetta.
La produzione riguarda diversi paesi dell'Europa, come i fiamminghi, ma anche l'Italia, la Francia e la lontana Inghilterra.
Inutile dire che siamo di fronte a opere di estrema rarità e, naturalmente, di grande valore artistico, essendo pezzi unici.
Qui riprodotta, una miniatura a tempera su carta, realizzata agli inizi del XVIII secolo in ambienti conventuali, raffigurante Santa Teresa. Misure: cm 6,2 x 10,3.
Quotazione min. 75,00 - max 180,00 Euro.

sabato 27 settembre 2008

SLE - Serie Comune, quotazioni sempre più alte


Che le immaginette della Serie Comune (1-340) della Santa Lega Eucaristica fossero le più ricercate dai collezionisti italiani è un fatto noto.
Altrettanto noto è che, in pochi anni, le quotazioni di queste cromolitografie di fine '800-inizi '900 siano in continuo rialzo.
Il prezzo minimo di una cromolitografia della serie comune si aggira intorno ai 9,00 Euro, per raggiungere tranquillamente anche i 15-16 Euro. E in alcuni casi molto di più.
Sul solito ebay.it l'immaginetta n. 42 della serie è stata venduta alla considerevole somma di Euro 25,50, cui devono aggiungersi le spese di spedizione.
L'immaginetta in questione ( sopra riprodotta ) fu stampata soltanto in formato segnalibro e misura circa cm 4,5 x 12,2.
E' inutile ribadire ancora una volta che, casi come questo, dimostrano chiaramente quali effetti possa sortire il fenomeno collezionistico. Il prezzo di un'immaginetta segnalibro, cromolitografica, dello stesso periodo e di identica qualità, ma priva del piccolo scudo coronato, non supera i due Euro.

venerdì 26 settembre 2008

La Maison Basset di Parigi


La Maison Basset fu fondata a Parigi intorno alla fine del secolo XVIII, dove stabilì la sua sede, in Rue St. Jacques n. 64, fino al 1849.
Secondo la studiosa Dolores Sella, questa casa editrice deve essere distinta dalla Jules Basset che operò al n. 33 di Rue de Seine dal 1849 al 1864.
La Maison Basset rimase attiva fino all'anno 1865, allorché fu assorbita dalla casa editrice Bouasse-Lebel. Sono molto conosciute le siderografie su pizzo trafrato a punzone prodotte dalla casa editrice. Anche per il breve periodo della sua attività la produzione non raggiunse una diffusione paragonabile ad altre case editrici parigine. Anche le quotazioni sono interessanti, le quali in alcuni casi possono superare anche i 200,00 Euro.
Sopra riprodotta, una siderografia su pizzo traforato a punzone, del 1850, cm 6,5 x 9,5.
Quotazione min. 35,00 - max 65,00 Euro.

mercoledì 24 settembre 2008

Le incisioni dei Remondini


Nel 1766 i celebri incisori Remondini furono accusati di plagio dagli stampatori di Augsburg. Durante il processo che ne seguì, il testimone Giuseppe Fietta, venditore ambulante, dichiarò che i bassanesi vendevano le proprie stampe anche all'estero e che quelle portate in Baviera da lui "erano più economiche e venivano accolte con gran favore dagli abitanti delle campagne perché erano molto colorate e miste a oro e argento".
Le loro xilografie e le incisioni in rame ebbero una grande diffusione, proprio grazie a un'efficiente organizzazione di vendita per mezzo di ambulanti che riuscivano a vendere anche oltre l'Italia e fino al domicilio degli acquirenti.
Presso la Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli" a Milano si trova una preziosa documentazione da cui risulta come i Remondini realizzassero delle copie di soggetti prodotti in Europa, in particolare dagli stampatori di Parigi e Augsburg.
La produzione dei Remondini comprendeva stampe di diverso formato, oggi ricercatissime dai collezionisti di immaginette religiose e di stampe. Le quotazioni ovviamente sono molto alte.
Sopra, il libro-catalogo fatto stampare dal Comune di Bassano del Grappa nel 2007, con l'elenco delle opere esposte nel Museo Remondini.

lunedì 22 settembre 2008

Le collezioni mariane


Fra le collezioni tematiche, quelle dedicate alla Madonna meritano un discorso a parte. Il motivo è presto detto. Non esiste la collezione mariana ma esistono le collezioni mariane.
Ciò deriva dal fatto che i titoli della Madonna sono davvero tanti, da quelli "generalisti", come Madonna delle Grazie, del Rosario, del Carmelo, ecc., a quelli relativi ai santuari, da Lourdes a Fatima, da Pompei a Czestochowa, fino ai santuari regionali e locali.
I collezionisti di questatematica si dividono fra quelli che collezionano un'immagine per ogni titolo e quelli che collezionano "tutte" le immaginette relative a uno o più titoli. A questi si aggiungono i collezionisti delle immaginette relative ai santuari mariani, di importanza internazionale, nazionale, regionale o locale.
Il santino qui riprodotto raffigura Marija SS. Mighollija Fis-Sema, venerata nel Santuario "Ta' Pinu", situato nell'isola di Gozo a Malta.

sabato 20 settembre 2008

AR: la serie Rosetum


La serie Rosetum fu prodotta dalla casa editrice AR a partire dal 1945 fino all'anno 1954.
Stampata su carta avorio, margini lisci, cm 6,3 x 11,8, con colore prevalentemente oro, la serie è costituita da n. 251 immagini. L'artista è l'austriaca Suor Johannita Von Fritz, la quale dal 1924 visse ed operò presso il collegio femminile di Besozzo (VA), denominato Istituto Rosetum, da cui probabilmente fu tratto il nome della serie di immaginette dipinte dalla suora.
I santini in questione si riconoscono per il logo AR seguito dal numero di serie, con sopra la dicitura ROSETUM, sull'angolo inferiore sinistro. Sull'angolo opposto le scritte IMPRIME' EN ITALIE e PRINTED IN ITALY. Nessuna preghiera sul verso che resta bianco.
Il santino della serie qui riprodotto è il n. 39.
Quotazione min. 2,00 - max 3,5 Euro.