Qualcuno forse si stupirà a scoprire che anche nel collezionismo di santini e immaginette religiose esiste il fenomeno dei falsi. Il motivo che spinge a creare una falsa incisione, un falso canivet o una falsa miniatura è ovviamente di natura economica. Soprattutto negli ultimi anni, infatti, il mercato dei santini pregiati, e in alcuni casi non solo pregiati, è cresciuto in maniera esponenziale: una miniatura del XVII secolo può sfiorare anche il migliaio di euro; per non parlare dei canivets, che ormai hanno raggiunto costi proibitivi per molti collezionisti.
Si può comprendere dunque che per un venditore senza scrupoli, riprodurre una falsa miniatura o una falsa incisione può costituire un' occasione allettante, soprattutto se il collezionista -acquirente è un dilettante senza esperienza.
Si può riconoscere un falso?
Certamente! Ma non sulle pagine di un computer, anche perché nella foto riprodotta sul monitor potrebbe esservi l'originale.
Il consiglio è naturalmente quello di esaminare il pezzo direttamente.
Prima di continuare, una premessa è d'obbligo: solo l'esperienza può in qualche modo garantire di riconoscere con certezza la reale natura del pezzo.
Detto questo, fra gli elementi che concorrono a identificare l'autenticità, vi è innanzitutto la conoscenza della storia del santino attraverso le varie produzioni e i vari stili. Fondamentale è quindi conoscere i materiali ovvero il tipo di carta, le tecniche, i colori utilizzati e le misure originali (ove sia possibile). Confrontare, se possibile, il pezzo che si sta acquistando con un altro simile, di cui si ha certezza della sua autenticità. Chiedere al venditore informazioni dettagliate e, in caso di dubbio, meglio astenersi dall'effettuare l'acquisto.
Nella foto, una falsa miniatura del XVIII secolo. Nonostante la cura nella riproduzione, la carta utilizzata, di epoca recente, i colori usati e il tentativo di "antichizzazione", sono segni evidenti che il pezzo è stato prodotto nel 2007 e non nel 1700.
Si può comprendere dunque che per un venditore senza scrupoli, riprodurre una falsa miniatura o una falsa incisione può costituire un' occasione allettante, soprattutto se il collezionista -acquirente è un dilettante senza esperienza.
Si può riconoscere un falso?
Certamente! Ma non sulle pagine di un computer, anche perché nella foto riprodotta sul monitor potrebbe esservi l'originale.
Il consiglio è naturalmente quello di esaminare il pezzo direttamente.
Prima di continuare, una premessa è d'obbligo: solo l'esperienza può in qualche modo garantire di riconoscere con certezza la reale natura del pezzo.
Detto questo, fra gli elementi che concorrono a identificare l'autenticità, vi è innanzitutto la conoscenza della storia del santino attraverso le varie produzioni e i vari stili. Fondamentale è quindi conoscere i materiali ovvero il tipo di carta, le tecniche, i colori utilizzati e le misure originali (ove sia possibile). Confrontare, se possibile, il pezzo che si sta acquistando con un altro simile, di cui si ha certezza della sua autenticità. Chiedere al venditore informazioni dettagliate e, in caso di dubbio, meglio astenersi dall'effettuare l'acquisto.
Nella foto, una falsa miniatura del XVIII secolo. Nonostante la cura nella riproduzione, la carta utilizzata, di epoca recente, i colori usati e il tentativo di "antichizzazione", sono segni evidenti che il pezzo è stato prodotto nel 2007 e non nel 1700.
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