lunedì 29 settembre 2008

Le miniature


All'inizio era la miniatura. Su pergamena o su carta.
Non mi riferisco ovviamente alla miniatura tout-court ma alla tecnica impiegata per la produzione di santini manufatti.
Utilizzata moltissimo nei conventi, da monaci e da suore, fu l'antesignana dei più noti canivets, che come tutti sanno sono caratterizzati, assieme all'intaglio, appunto da una miniatura posta al centro dell'immaginetta.
La produzione riguarda diversi paesi dell'Europa, come i fiamminghi, ma anche l'Italia, la Francia e la lontana Inghilterra.
Inutile dire che siamo di fronte a opere di estrema rarità e, naturalmente, di grande valore artistico, essendo pezzi unici.
Qui riprodotta, una miniatura a tempera su carta, realizzata agli inizi del XVIII secolo in ambienti conventuali, raffigurante Santa Teresa. Misure: cm 6,2 x 10,3.
Quotazione min. 75,00 - max 180,00 Euro.

sabato 27 settembre 2008

SLE - Serie Comune, quotazioni sempre più alte


Che le immaginette della Serie Comune (1-340) della Santa Lega Eucaristica fossero le più ricercate dai collezionisti italiani è un fatto noto.
Altrettanto noto è che, in pochi anni, le quotazioni di queste cromolitografie di fine '800-inizi '900 siano in continuo rialzo.
Il prezzo minimo di una cromolitografia della serie comune si aggira intorno ai 9,00 Euro, per raggiungere tranquillamente anche i 15-16 Euro. E in alcuni casi molto di più.
Sul solito ebay.it l'immaginetta n. 42 della serie è stata venduta alla considerevole somma di Euro 25,50, cui devono aggiungersi le spese di spedizione.
L'immaginetta in questione ( sopra riprodotta ) fu stampata soltanto in formato segnalibro e misura circa cm 4,5 x 12,2.
E' inutile ribadire ancora una volta che, casi come questo, dimostrano chiaramente quali effetti possa sortire il fenomeno collezionistico. Il prezzo di un'immaginetta segnalibro, cromolitografica, dello stesso periodo e di identica qualità, ma priva del piccolo scudo coronato, non supera i due Euro.

venerdì 26 settembre 2008

La Maison Basset di Parigi


La Maison Basset fu fondata a Parigi intorno alla fine del secolo XVIII, dove stabilì la sua sede, in Rue St. Jacques n. 64, fino al 1849.
Secondo la studiosa Dolores Sella, questa casa editrice deve essere distinta dalla Jules Basset che operò al n. 33 di Rue de Seine dal 1849 al 1864.
La Maison Basset rimase attiva fino all'anno 1865, allorché fu assorbita dalla casa editrice Bouasse-Lebel. Sono molto conosciute le siderografie su pizzo trafrato a punzone prodotte dalla casa editrice. Anche per il breve periodo della sua attività la produzione non raggiunse una diffusione paragonabile ad altre case editrici parigine. Anche le quotazioni sono interessanti, le quali in alcuni casi possono superare anche i 200,00 Euro.
Sopra riprodotta, una siderografia su pizzo traforato a punzone, del 1850, cm 6,5 x 9,5.
Quotazione min. 35,00 - max 65,00 Euro.

mercoledì 24 settembre 2008

Le incisioni dei Remondini


Nel 1766 i celebri incisori Remondini furono accusati di plagio dagli stampatori di Augsburg. Durante il processo che ne seguì, il testimone Giuseppe Fietta, venditore ambulante, dichiarò che i bassanesi vendevano le proprie stampe anche all'estero e che quelle portate in Baviera da lui "erano più economiche e venivano accolte con gran favore dagli abitanti delle campagne perché erano molto colorate e miste a oro e argento".
Le loro xilografie e le incisioni in rame ebbero una grande diffusione, proprio grazie a un'efficiente organizzazione di vendita per mezzo di ambulanti che riuscivano a vendere anche oltre l'Italia e fino al domicilio degli acquirenti.
Presso la Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli" a Milano si trova una preziosa documentazione da cui risulta come i Remondini realizzassero delle copie di soggetti prodotti in Europa, in particolare dagli stampatori di Parigi e Augsburg.
La produzione dei Remondini comprendeva stampe di diverso formato, oggi ricercatissime dai collezionisti di immaginette religiose e di stampe. Le quotazioni ovviamente sono molto alte.
Sopra, il libro-catalogo fatto stampare dal Comune di Bassano del Grappa nel 2007, con l'elenco delle opere esposte nel Museo Remondini.

lunedì 22 settembre 2008

Le collezioni mariane


Fra le collezioni tematiche, quelle dedicate alla Madonna meritano un discorso a parte. Il motivo è presto detto. Non esiste la collezione mariana ma esistono le collezioni mariane.
Ciò deriva dal fatto che i titoli della Madonna sono davvero tanti, da quelli "generalisti", come Madonna delle Grazie, del Rosario, del Carmelo, ecc., a quelli relativi ai santuari, da Lourdes a Fatima, da Pompei a Czestochowa, fino ai santuari regionali e locali.
I collezionisti di questatematica si dividono fra quelli che collezionano un'immagine per ogni titolo e quelli che collezionano "tutte" le immaginette relative a uno o più titoli. A questi si aggiungono i collezionisti delle immaginette relative ai santuari mariani, di importanza internazionale, nazionale, regionale o locale.
Il santino qui riprodotto raffigura Marija SS. Mighollija Fis-Sema, venerata nel Santuario "Ta' Pinu", situato nell'isola di Gozo a Malta.

sabato 20 settembre 2008

AR: la serie Rosetum


La serie Rosetum fu prodotta dalla casa editrice AR a partire dal 1945 fino all'anno 1954.
Stampata su carta avorio, margini lisci, cm 6,3 x 11,8, con colore prevalentemente oro, la serie è costituita da n. 251 immagini. L'artista è l'austriaca Suor Johannita Von Fritz, la quale dal 1924 visse ed operò presso il collegio femminile di Besozzo (VA), denominato Istituto Rosetum, da cui probabilmente fu tratto il nome della serie di immaginette dipinte dalla suora.
I santini in questione si riconoscono per il logo AR seguito dal numero di serie, con sopra la dicitura ROSETUM, sull'angolo inferiore sinistro. Sull'angolo opposto le scritte IMPRIME' EN ITALIE e PRINTED IN ITALY. Nessuna preghiera sul verso che resta bianco.
Il santino della serie qui riprodotto è il n. 39.
Quotazione min. 2,00 - max 3,5 Euro.

giovedì 18 settembre 2008

Filiconìa


Da qualche anno il prof. Attilio Gardini, collezionista e cultore di immaginette religiose, ha coniato il termine filiconìa per indicare il collezionismo di santini, dal greco filos (amico) e eicon (immagine). Ritengo il neologismo perfettamente appropriato, quale idonea sintesi terminologica di quello che è ormai un vero fenomeno, ovvero il collezionismo di immaginette religiose. Se la passione per questi piccoli pezzi d'arte ha radici antiche, il collezionismo di essi è fenomeno recente, che ha raggiunto una rilevanza tale da non poter essere trascurato e relegato fra le cosiddette "raccolte curiose", alla stessa stregua di una raccolta di tappi o di gomme da cancellare.
Sopra, litoleografia anonima, italiana, di fine '800, raffigurante l'immacolata concezione.
Quotazione min. Euro 2,00 - max 6,00.

martedì 16 settembre 2008

Canivet "gigante" venduto su ebay


Prezzo straordinario per questo canivet venduto sul sito d'aste on line più famoso della rete e del mondo a Euro 159,50.
Solo quattro i partecipanti all'asta; il che fa pensare che, nonostante il prezzo appetibile (si partiva da una base d'asta pari a Euro 99,00) per un canivet, non ha suscitato un grande interesse nei collezionisti.
Il motivo sta probabilmente nelle dimensioni del pezzo: cm 16 x 9,5. Enorme, se si pensa alle misure tipiche di questi oggetti.
La questione che si pone è dunque se un pezzo del genere è "collezionabile".
Personalmente ritengo di sì. Malgrado le dimensioni, le caratteristiche peculiari sono quelle dei canivets e dunque è senz'altro adatto per i collezionisti di questa categoria. Meno idoneo per una collezione più generalista.

domenica 14 settembre 2008

Le quotazioni di Giovanni Meschini


Nell'ambito del collezionismo dei santini, i pochoir di Giovanni Meschini rappresentano un vero e proprio fenomeno di mercato.
La loro quotazione infatti ha conosciuto una regolare crescita, destinata ad avanzare ancora per molto. Dieci anni fa un santino di GM, o della Ars Nova, si acquistava per sole mille lire; con l'entrata in vigore dell'euro il valore è raddoppiato, fino a raggiungere oggi una quotazione che va dai 6 ai 12 Euro. Intendiamoci, nulla di strano, soprattutto se si pensa che siamo di fronte a dei piccoli capolavori, per tecnica ed originalità.
La produzione che ci interessa, quella dei santini, riguarda i due formati: cm 6,4 x 11,2 e cm 9,3 x 10,3.
L'immaginetta qui riprodotta, che raffigura una stupenda Madonna con Bambino, è la n. 65, anni '20.

venerdì 12 settembre 2008

S. Lega Eucaristica, Serie Comune: a margini lisci, fustellati o segnalibri?


I numerosi collezionisti della Serie Comune (1-340) della S. Lega Eucaristica di Milano sanno bene che è costituita da immaginette con margini lisci, e da altre con margini fustellati. Altre ancora hanno il formato segnalibro.
La domanda che ci si pone è la seguente: i tre formati corrispondono a tre edizioni differenti?
La risposta non è del tutto scontata.
Esistono infatti alcune immagini edite in più formati: è il caso, ad esempio, della n. 1, prodotta inizialmente a margini lisci, poi riedita a margini fustellati e, in un'edizione speciale, a pagellina.
Altre immagini presentano solo il formato a margini lisci, come la n. 19; o soltanto il formato a margini fustellati (vedasi le immagini dalla n. 66 alla n. 71).
Altre, infine, sono state edite nel solo formato segnalibro, come la n. 35, qui raffigurata.

mercoledì 10 settembre 2008

La stampa offset


Concludo il discorso sulle principali tecniche di stampa delle immaginette religiose con l' offset.
Si tratta di una tecnica si stampa piana derivante direttamente dalla "meccanizzazione" della litografia. In pratica, mediante una matrice di zinco l'immagine viene trasferita su un cilindro rotante di caucciù che, a sua volta, trasferisce la stessa sul foglio di carta. In sostanza il sistema è lo stesso della litografia, con la differenza che al posto della pietra litografica, qui abbiamo il cilindro.
Utilizzata dagli editori moderni ha consentito una larga diffusione dei santini, grazie alla capacità di stampare numerosissimi pezzi.
Nell'immagine riprodotta, il n. 11 della serie Z della casa editrice AR, stampato in offset.