lunedì 31 agosto 2009

Il procedimento della fustellatura


La fustellatura è un procedimento che consente di tagliare, secondo una determinata forma, un santino o un'immaginetta, al fine di sagomarne o aggraziarne i margini.
Avviene attraverso l'utilizzo di uno strumento in acciaio, tagliente, detto appunto "fustella".
Con il termine di "fustellate" si indicano le immaginette religiose che presentano ai margini dei dentelli o sagomature che rendono le stesse più particolari. Nulla a che vedere con la punzonatura, i cc.dd. merletti, il cui procedimento è totalmente diverso. Capita infatti che alcuni mercanti, per ignoranza o peggio capziosamente, definiscano come "merlettate" immaginette che in realtà sono "fustellate".
Nella foto tratta da Wikipedia, particolare di una fustella di acciaio.

venerdì 28 agosto 2009

Canivet - gioiello



Ho già detto, e lo ribadisco, che è grazie ai collezionisti se oggi possiamo ammirare opere d'arte che altrimenti il tempo, l'usura e l'ignoranza avrebbero distrutto.
In particolare, nell'ambito che ci interessa più da vicino, ovvero le immagini devozionali, i collezionisti hanno avuto, e continuano ad avere, un ruolo fondamentale: soltanto da qualche tempo infatti si comincia a parlare di musei o mostre permanenti dedicati a questo genere d'arte.
Quando l'amica Paola Galanzi mi ha parlato di questo canivet, ho pensato che fosse in preda all'entusiasmo tipico di noi collezionisti, quando ci troviamo di fronte a un pezzo nuovo, da aggiungere alla nostra collezione.
Devo dire, invece, che a vederlo non si può che restare in rispettoso silenzio ad ammirarlo, oltre che invidiare (in senso buono naturalmente) Paola per essere riuscita ad avere questo straordinario "gioiello", come lei stessa lo ha giustamente definito.
Intaglio perfetto su pergamena, ha il pregio e la particolarità di essere dipinto su diversi piani, a differenza della maggior parte dei canivets che, com'è noto, presentano solo la miniatura centrale.
Direi che la quotazione superi abbondantemente i 1.200,00 Euro.



mercoledì 26 agosto 2009

La Madonna del S. Rosario di Pompei edita da Bertarelli


A tanti sarà capitata fra le mani la cromolitografia qui rappresentata nella foto. Di solito presenta i margini lisci e misure leggermente più piccole, con il verso bianco e soprattutto senza l'indicazione della casa editrice.
La casa editrice è la famosissima Bertarelli, nel caso specifico nella denominazione "Stabilimento Pontificio Arti Grafiche Sacre Bertarelli - Milano".
La produzione è degli inizi degli anni '20 del Novecento, mentre l'iconografia è l'immagine classica della Madonna del S. Rosario di Pompei.
L'immagine della foto misura 6,2 x 10,2, a margini fustellati, con orazione sul verso.
Quotazione min. 2,00 - max 5,00 Euro.

sabato 22 agosto 2009

I manufatti privati


Accanto alla produzione editoriale, intendendo per essa quella realizzata dalle grandi case editrici, soprattutto europee, e dalle innumerevoli piccole tipografie, vi è quella dei manufatti privati.
Mi riferisco non ai manufatti conventuali, come canivets e "vestite", ma a quelle immaginette devozionali realizzate da singoli devoti per un utilizzo strettamente personale.
Si tratta per lo più di collages realizzati con pezzi di cromolitografie preesistenti e altri elementi, come stoffa, carta stagno, ecc.
Sono dei pezzi davvero molto interessanti, in quanto provenienti direttamente dalla religiosità popolare. Dunque, non immaginette prodotte industrialmente e destinate al consumo del religioso, bensì realizzate direttamente dal privato, quale oggetto di personale ed intima devozione.
Nella foto, un collage di inizio Novecento, Nostra Signora de Guadalupe, produzione latinoamericana, cm 6,5 x 9.
Quotazione, min. 25,00 - max 85,00 Euro.

martedì 18 agosto 2009

Le coloriture delle incisioni di Koppe

I collezionisti delle xilografie del grande Joseph Koppe (e di Leopold) avranno notato che alcune immaginette sono perfettamente identiche, com'è normalissimo per tutte le incisioni che vengono stampate in più esemplari, ma con una particolarità: hanno una coloritura diversa.
Nell'immagine riprodotta sopra, si può notare come l'incisione è la medesima, sicuramente appartenente alla stessa matrice, ma la coloritura, a mano, è diversa per ciascuna delle tre.
La questione, esclusivamente sul piano collezionistico, è se tali immaginette debbano considerarsi tre diversi esemplari, o un esemplare unico e quindi tre "doppi".
Ritengo che è da preferire la prima ipotesi. La coloritura diversa richiede un nuovo atto, un nuovo impegno, un nuovo lavoro, dunque una nuova e diversa opera d'arte.

giovedì 13 agosto 2009

LIBRI: Carte intagliate, ritagliate e punzecchiate


Gli appassionati di canivets, e non solo loro, possono trovare nel libro che vedete nella foto (tratta dal web), diverse informazioni sulla tecnica dell'intaglio che intorno al Settecento e Ottocento caratterizzò alcuni manufatti, i canivets appunto, realizzati negli ambienti conventuali europei.
L'autrice di questo piccolo, ma prezioso libro di 80 pagine, è la professoressa Elisabetta Gulli Grigioni, nota per i suoi studi in materia di santini.
Il titolo è molto eloquente: "Carte intagliate, ritagliate e punzecchiate - immaginette devozionali e decorazioni profane manufatte in Paesi europei nel Settecento e nell'Ottocento".
Edito da Essegi di Ravenna nel 1998 si può ancora trovare in libreria o in alcuni siti web.

martedì 11 agosto 2009

Collezionare canivets


Si sa, non tutti collezionano i canivets. Per alcuni hanno delle quotazioni molto alte che li rendono proibitivi, ma - strano a dirsi! - ci sono molti collezionisti a cui non interessano, semplicemente perché non piacciono.
Ovviamente, c'è anche chi colleziona "solo" canivets.
E' anche vero che in una collezione generica il canivet non può mancare: fa parte della storia della produzione del santino, non solo come manufatto conventuale, ma anche perché costituì il modello a imitazione del quale fu realizzata la produzione ottocentesca sansulpiciana.
Non a caso anche oggi sono conosciuti con il nome di canivets meccanici proprio quelli prodotti dalle case editrici francesi, da Maison Basset a Turgis, a Bouasse-Lebel, caratterizzati da pizzi e merletti, a imitazione degli intagli dei canivets settecenteschi.
Nella foto tratta a Ebay.it, canivet su carta del XVII secolo, colorato a mano, area tedesca, cm 12,5 x 7,5.

giovedì 6 agosto 2009

Le Litanie di P.A. Varin


Come ho già avuto modo di dire, fra le serie tematiche che riguardano la Madonna, sicuramente occupano un posto di rilievo nelle preferenze dei collezionisti.
Accanto alle più famose incise dai fratelli Klauber, un'altra eccellenza va segnalata: le incisioni a bulino realizzate da P.A. Varin, noto incisore francese attivo intorno alla metà del XIX secolo.
Dolores Sella fa notare come Varin abbia copiato sia nello stile che nella tecnica le immagini realizzate dai Klauber. Anche le misure (cm 10,5 x 15,5) sono generose così come quelle dei Klauber.
Varin era un incisore e le sue opere furono pubblicate da Editori dell'epoca, fra cui Camus e Ciapporri. Quest'ultimo in particolare stampò nel 1849-50 la serie "Le Litanie" di cui si può vedere in foto un'incisione.
Quotazione min. 25,00 - max 45,00 Euro.

lunedì 3 agosto 2009

Anomalie Egim, serie Isonzo: nuove segnalazioni


Continuano le osservazioni sulle particolarità e/o anomalie di alcuni santini della famosa serie Isonzo della casa editrice Egim (EdGMi). Questa volta il nostro amico collezionista, Adriano Bissoni di Cesena, grande appassionato di questa interessante serie, ci segnala due santini recanti entrambi il numero 222, ma raffiguranti soggetti totalmente differenti.
Nella foto, la scansione delle immagini sui santini in questione, inviataci da Adriano.