lunedì 30 giugno 2008

La Serie "E" della casa editrice EB di MIlano


"Ciao Biagio, come al solito ti scrivo per sapere a quale casa editrice appartiene questo santino. Questo penso sia uno degli ultimi santini che non sono riuscito ad identificare, ma come mai alcuni santini che ho in possesso non recano il logo della casa che li ha prodotti? CORDIALI SALUTI, Giancarlo".

Rispondo pubblicamente a Giancarlo, amico collezionista, credendo di fare cosa gradita a tanti altri.

L'immaginetta in questione è stata prodotta dalla casa editrice EB di Milano agli inizi degli anni '50, più precisamente è la n. 919 della Serie E. Stampata in carta leggera, misura cm 5,7 x 10,1, margini fustellati con bordi dorati. Destinata ad anniversari e ricordini, la serie completa doveva comprendere 999 numeri.

Naturalmente, chi fosse a conoscenza di altri dati può segnalarceli.

La quotazione può arrivare fino agli Euro 2,00 in condizioni perfette.


venerdì 27 giugno 2008

Casa editrice A. e M. B.


Un'altra misteriosa casa editrice che ha operato fra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo è la A. e M. B. (o A. & M.B.). Non si hanno notizie su di essa, a cominciare dalla sigla.

Le immaginette più datate risalgono al 1895 (naturalmente se qualcuno ne ha con data anteriore è invitato a segnalarle). Non conosco immaginette prodotte oltre il 1907.

La sigla potrebbe corrispondere a Achille (A) Bertarelli (B), in società con un non precisato M. (un parente?). Oltre alle iniziali, un altro elemento che farebbe pensare a Bertarelli è l'uso di stampare sulle immaginette nome e anno di produzione.

La produzione comprendeva cromolitografie, cartonate, con margini lisci, cm 6,8 x 12,5, o fustellati (come l'immaginetta qui riprodotta); merlettate; a segnalibri; di piccolo formato, cm 5,7 x 8,5, a margini lisci o fustellati.

Le quotazioni sono abbastanza buone, dai 9 ai 15 Euro, per le cromolitografie di grande formato.

mercoledì 25 giugno 2008

Manufatte: le immaginette "vestite"


Nella categoria delle manufatte, le cosiddette immaginette "vestite" sono dei piccoli gioielli, molto amati dai collezionisti. Intagliate a mano appunto, sono un collage di carta ed altri materiali, come stagnola e stoffa (di solito velluto o seta).

Su un pezzo di carta ritagliata e puntinata ad ago viene incollata la testa (a volte anche le mani) a sua volta ritagliata da una cromolitografia. Quindi viene applicata la "fasciatura" in stoffa ( da cui il termine "vestita").

Di provenienza esclusivamente europea, sembra che tale tecnica sia nata nel XVI secolo in Germania, poi diffusasi anche in Francia, Olanda e Italia.

Le quotazioni di queste immaginette sono, come si può immaginare, abbastanza alte e in alcuni casi possono raggiungere anche i 300/400 Euro.

L'immaginetta qui raffigurata è una "vestita" o più precisamente un "bambino vestito" di produzione italiana, risalente alla fine del XIX secolo. Le misure sono cm 5,7 x 11,2. Su carta intagliata a mano, puntinata ad ago, è applicata una cromolitografia (il viso) con applicazioni di stagnola. La "fasciatura" è in seta.

lunedì 23 giugno 2008

Pergamena venduta su Ebay.at


La stupenda immaginetta riprodotta è stata venduta su Ebay Austria, con asta chiusa il 21/06/08. Partita da una base d'asta di Euro 1,00, è stata acquistata al prezzo finale di Euro 196,00.

Si tratta di una pergamena, cm 12,5 x 9, risalente a dire del venditore al 1750 circa, raffigurante San Benedetto e miniata a mano. Non è indicato l'autore, ma sembra che sia di area tedesca.

sabato 21 giugno 2008

Gradi di conservazione e di rarità. Terminologia.

PF PERFETTA Appena prodotta. Come uscita dalla stampa.
O OTTIMA Assolutamente integra in tutte le sue parti.
MB MOLTO BUONA Integra ma con segni dovuti al tempo
B BUONA Segni di usura, polvere, angoli arrotondati.
NB NON BUONA Molti segni di usura, macchie, polvere, taglietti.
P PESSIMA Non integra, taglietti, pezzi mancanti, figura non chiara.

La legenda riportata sopra vuole essere uno schema riassuntivo e per nulla tassativo da utilizzare nella descrizione relativa alla qualità e soprattutto allo stato di conservazione delle immaginette.

Ancora una volta è d'uopo un avvertimento. Il problema dello stato di conservazione riguarda esclusivamente il collezionista.

La terminologia usata è mia e dunque non "universalmente" riconosciuta. Nonostante il collezionismo di immaginette sia molto antico, tuttavia non ha avuto la stessa attenzione "tecnica" che c'è stata per altri rami.

Accanto a quelli di conservazione vi sono anche i gradi di rarità, per i quali vale lo stesso discorso.

Riporto qui sotto una possibile classificazione.

U UNICO ESEMPLARE Vale soprattutto per le manufatte, come i canivets, unici.
R3 RARISSIMA Prodotta limitata tiratura o con pochissimi pezzi esistenti in circolazione.
R2 MOLTO RARA Meno del precedente.
R RARA Meno del precedente.
C COMUNE Molti pezzi in circolazione
CC MOLTO COMUNE Moltissimi pezzi in circolazione

giovedì 19 giugno 2008

TEMATICHE: le immaginette a soggetto militare


Le immaginette religiose a tematica militare rappresentano una categoria ben definita, oggetto di ricerca non solo dai collezionisti di immaginette in senso stretto, ma anche dai collezionisti di militaria.

In Italia si diffondono in particolar modo in occasione di tre momenti storici: la campagna di Libia, la Prima Guerra e La Seconda Guerra Mondiale. Diverse le case editrici che ne produssero, tra cui la C.G.M. di Milano, la Società "Parini e Vanoni" di Milano (che produsse in particolare quelle ad ante apribili), "Fede e Popolo" di Ravenna ed altre.

Il soggetto raffigurato è quasi sempre Gesù (ma in alcune anche Sant'Antonio da Padova o San Giovanni Bosco) che benedice i soldati, con curiose didascalie, come nell'immagine sopra raffigurata: "Nel Tuo nome non avremo timore dei nostri nemici", ma anche "Nel Tuo nome abbatteremo tutti i nostri nemici".

Come accennavo sopra sono ricercatissime dai collezionisti e la loro quotazione si aggira intorno ai 3-7 Euro.

L'immaginetta eaffigurata è una fustellata degli anni '40, cm 5,7 x 10,5, con preghiera sul verso.

mercoledì 18 giugno 2008

Data, edizioni e ristampe

callotprima callotterza

Mi scrive il sig. Redaelli, neocollezionista, e mi chiede << come distinguere le prime edizioni da eventuali ristampe >>.

La risposta non è semplice. Come ho avuto modo già di scrivere, quello della datazione delle immaginette è un serio problema. La maggior parte dei santini prodotti non porta la datazione. La ragione è probabilmente nel fatto che una data non avrebbe avuto alcuna funzione: l'immagine di un Santo è eterna, così come non soggetta a periodi di validità è la venerazione del fedele, principale destinatario della figura rappresentata. Quello della datazione è  esclusivamente un problema del collezionista.

Il discorso vale ancor di più sulle edizioni, prima o seconda o ennesima ristampa che siano: non sono un problema del fedele.

Come si fa allora a capire se siamo di fronte alla prima edizione o ad una ristampa?

Non esiste un criterio unico. In assenza di riferimenti espliciti presenti sull'immaginetta stessa, il sistema migliore è quello di raccogliere più informazioni possibili sulla casa editrice produttrice. L'esame dei documenti, della corrispondenza con i committenti, dei listini, dei contratti con gli incisori, sono senza dubbio fonte preziosa di informazioni. E naturalmente lo studio delle immaginette attraverso l'osservazione sui cataloghi e i testi già pubblicati.

A questo proposito, per chi volesse informazioni più precise sulle serie edite dalla Santa Lega Eucaristica di MIlano, consiglio i seguenti testi: "Immagini" di Enrico e Daniela Leuthold e "Santini di Serie" di Enzo Pagliara (si veda nella sezione LIBRI ).

Le immagini riportate in alto sono due incisioni del Callot facenti parte del suo Martirologio. La prima che vedete fa parte della prima edizione (incompleta di scritte), l'altra invece appartiene alla terza edizione (completa di didascalia).

lunedì 16 giugno 2008

AR e Tipografia della Immacolata Concezione

ARrecto TICverso

Se ponete un po' di attenzione sull'immaginetta sopra raffigurata non vi sfuggirà un particolare. Come si può notare sul recto l'immaginetta è stata prodotta dalla casa editrice AR nella serie 400 e corrisponde al n. 473.

Osservando invece il verso noterete che in basso reca la scritta "Modena, Tip. Imm. Conc.".

Come molti sapranno, essa nacque a Modena intorno alla seconda metà del XIX secolo con il nome di Litoleografia San Giuseppe e nei primi anni '20 del XX secolo assunse il nome di Tipografia della Immacolata Concezione.

Ebbene l'immaginetta in questione, che porta scritta la data 10 Maggio 1931, mostra chiaramente che la casa editrice di Modena utilizzava anche cromolitografie edite da altre ( in questo caso dalla AR).

Chissà che ricercando sul rapporto fra le due non si riesca ad avere più notizie sulla misteriosa AR ?

domenica 15 giugno 2008

NUOVE SEZIONI DEL BLOG

A partire da oggi ho voluto aggiungere nella colonna di destra del blog nuove sezioni. Mi riferisco all'elenco delle varie serie edite dalle case editrici produttrici di santini. Ho voluto iniziare con le due case editrici più note e più care ai collezionisti, la AR e la S. Lega Eucaristica. Accanto alla serie è indicato il numero dei santini editi e gli anni di produzione. Gli elenchi in questione sono aperti, ovvero sono modificabili ed aggiornabili sia  per quanto riguarda le serie, sia per il numero che per quanto concerne la data di produzione. Invito tutti pertanto a collaborare, segnalando i dati aggiornati in proprio possesso.

giovedì 12 giugno 2008

I santini in celluloide


Come ho avuto modo di dire, l'elemento caratteristico dei santini e/o immaginette è l'essere costituiti in tutto o in parte da carta. Alla carta possono aggiungersi altri elementi, come stoffa, metallo, legno, fiori, plastica, ecc.

Quando il prodotto è costituito esclusivamente da materiale diverso dalla carta ritengo non si possa parlare di santini in senso proprio. Siamo sempre di fronte a immagini devozionali ma, collezionisticamente parlando, in assenza di una qualsiasi percentuale di materiale cartaceo, a mio parere non esiste il santino.

Tuttavia esistono diversi esempi di immagini, di piccolo formato, ma di materiale diverso dalla carta. "Immaginette" di stoffa, di plastica, di metallo sottile, di celluloide.

Qust'ultimo è stato utilizzato al posto della carta sin dalla metà del XIX secolo, come dimostra l'immagine raffigurata, una siderografia su celluloide edita da Turgis, di Parigi, raffigurante la Virgen del Valle, venerata in Argentina (cm 7,4 x 11,5).

Questo tipo di immaginette è piuttosto raro ed ha anche un suo mercato (alcuni pezzi possono raggiungere anche i 50 Euro).

martedì 10 giugno 2008

INVITO.

Mi rivolgo a tutti gli amici collezionisti, appassionati e lettori del blog.

Felicissimo di rispondere alle email, a quanti mi domandano un parere sulle immaginette in loro possesso, invito a essere più precisi possibile nella descrizione (sarebbe opportuno che mi inviaste oltre alla scansione del recto anche quella del verso dell'immaginetta).

Le risposte, come molti sanno, saranno inviate da me via email.

Tuttavia, nel caso in cui la risposta alla domanda posta possa essere di utilità a tutti, verrà postata nel blog, corredata dall'immagine inviata.

Approfitto infine per rivolgere un GRAZIE a tutti voi che seguite il blog, anche agli amici che accedono dai paesi fuori dall'Italia, invitandovi a collaborare con vostri post, commenti o semplicemente scrivendomi per semplice amicizia. Biagio Gamba

lunedì 9 giugno 2008

INDUSTRIA ARGENTINA


Com'è noto il primato nella produzione di immaginette religiose nel mondo spetta alle case editrici e agli incisori europei, dai fiamminghi ai tedeschi, dai francesi agli italiani, dagli svizzeri ai praghesi.

Furono le case editrici europee a dominare il mercato di santini, anche all'estero e in particolare in America. Si pensi alle varie case cosiddette Sansulpiciane, la cui produzione fu tale da invadere letteralmente ogni confine ove si professasse la religione cattolica.

In America Latina la situazione è dunque quella appena descritta.

Tuttavia qualche tentativo di produzione locale si trova.

Il santino raffigurato nell'immagine qui riportata, ad esempio, reca sul verso, bianco, la scritta Industria Argentina, il che certifica la provenienza da un editore argentino.

Si tratta di una cromolitografia fustellata, dei primi decenni del '900, cm 5,5 x 10,1.

domenica 8 giugno 2008

La Santa lega Eucaristica di Milano: le immaginette della prima serie.


Approfitto di una domanda che mi è stata posta da un amico collezionista per parlare delle immaginette della Serie Comune, o prima serie o serie 1-340, della nota casa editrice Santa Lega Eucaristica.

Fondata nel 1897 dai Padri Carmelitani Scalzi di Milano, fu attiva sino al 1943, anno in cui gli anglo-americani bombardarono la sede. La prima edizione delle immagini della serie comune ha inizio nel 1897 e si concluderà con il n. 340 nel 1910.

Seguiranno delle riedizioni.

I primi numeri della prima edizione della serie sono caratterizzate dal logo carmelitano ( lo scudo coronato ) più grande di dimensioni e di colore rosso o marrone.

Inizialmente le immaginette furono stampate negli stabilimenti Bertarelli. Poco dopo divennero esclusiva della S.L.E. e fino alla metà degli anni '30 si può leggere la seguente scritta "Tipografia Santa Lega Eucaristica - Milano". Solo negli ultimi anni venne usato "Casa Edit. S. Lega Eucaristica - Milano".

L'immaginetta qui riprodotta è la N. 1 della Serie Comune, anno 1897, stampata negli stabilimenti Bertarelli, cm 7 x 11,8, cromolitografia raffigurante il S. Bambino di Praga.

sabato 7 giugno 2008

Adolf Spamer: Das Kleine Andachtsbild vom XIV. bis zum XX. Jahrhundert.


Il libro di cui vedete riprodotta l'immagine della copertina rappresenta il testo fonfamentale, con pochi altri, per la conoscenza della storia delle immaginette religiose.

Come avverte già il titolo “Das Kleine Andachtsbild vom XIV. Bis zum XX. Jahrhundert”, l'autore, Adolf Spamer, tratta delle immaginette devozionali dal XIV al XX secolo.

Scritto nel 1930, ne è stata proposta una ristampa anastatica nel 1980.

Entrambe le edizioni risultano introvabili, se non presso librerie antiquarie specializzate e a prezzi davvero proibitivi: solo l'edizione anastatica del 1980 è venduta ad un prezzo che si aggira intorno a 250-300 Euro.

E' corredato da moltissime immagini, di cui 314 si trovano illustrate in 218 tavole e 53 nel testo.

L'importanza fondamentale di questo libro per il collezionista e per il cultore di santini consiste soprattutto nel fatto che in esso si trovano menzionati i nomi di incisori ed editori, oltre alla ricchezza di immaginette riportate, altrimenti impossibili da conoscere.

Nelle pagine dalla 281 alla 304 è riportato un indice completo di nomi, luoghi e soggetti.

mercoledì 4 giugno 2008

Immaginette intagliate - collages: i crocifissi.


Una categoria che merita un posto a sé nel panorama del collezinismo di immaginette religiose è quella degli intagli e dei collages.

Si tratta di "manufatte" ovviamente, la cui produzione e diffusione risalgono agli inizi del XVIII proseguendo fino agli anni venti del 1900. Artefici di questi piccoli gioielli le suore di alcuni monasteri italiani e di oltralpe.

Nell'ambito di tale categoria vi sono i crocifissi, di cui si può ammirare un esemplare nella foto. Com'è stato autorevolmente detto (Alberto Vecchi) erano con molta probabilità "destinati a libri di meditazione...Ma potevano anche essere oggetto di dono per giovani educande".

Le misure dei crocifissi intagliati non superano i cm 4 x 8. Il pezzo rappresentato nell'immagine sopra è un collage di lamelle di legno e carta.

La loro quotazione può variare dai 50 fino ai 300 Euro.

lunedì 2 giugno 2008

La casa editrice EB


Tra le case editrici del 1900 la EB spicca per la vastissima produzione di santini popolari.

Non si hanno notizie certe e totale mistero sulle lettere che ne compongono il logo. Milanese, inizia la propria attività intorno ai primi anni '20 del secolo scorso.

Agli inizi degli anni '60 viene rilevata da un'altra casa editrice, nota con il nome di Cigno, che continuerà la produzione per diversi anni. Un listino del 1996 riporta i prezzi di diverse serie di entrambe le ditte.

Non si conoscono immaginette merlettate o a matrice di pizzo. Sicuramente la serie più nota è quella relativa alla produzione di seppiate (vedi immagine riprodotta). Ricercate dai collezionisti di questa casa editrice, le seppiate sono quotate dai 2 ai 4 Euro.

Una curiosità: in alcuni santini è utilizzato il logo in corsivo. Ciò ha creato in alcuni collezionisti la falsa convinzione che si trattasse di un'altra casa editrice, mai esistita, dal nome “Ele”.

domenica 1 giugno 2008

Catalogazione

Una collezione che si rispetti richiede una catalogazione.

Oggi grazie al computer questa operazione è diventata molto semplice, sia per quanto concerne l'inserimento dei dati, sia per la consultazione dei medesimi. Chi non possiede un programma apposito, può crearsene uno con i versatili fogli elettronici o DB, molti dei quali sono gratuiti.

Ma vediamo quali “campi” debba comprendere un Data Base necessario alla registrazione dei pezzi della nostra collezione.

Premesso che l'elenco che segue non è tassativo, né esaustivo, e che può essere modificato ed adattato alle proprie specifiche esigenze, ritengo che i campi elencati dovrebbero essere presenti in ogni DB di collezione di santini.


  1. Figura o immagine

  2. Titolo

  3. Misura

  4. Anno di produzione

  5. Casa editrice/Tipografia/Privato

  6. Incisore

  7. Paese di produzione

  8. Provenienza del pezzo

  9. Stato di conservazione

  10. Materiale

  11. Prezzo di acquisto

  12. Categoria

  13. Subcategoria

  14. Posizione archivio

  15. Note