mercoledì 24 settembre 2008

Le incisioni dei Remondini


Nel 1766 i celebri incisori Remondini furono accusati di plagio dagli stampatori di Augsburg. Durante il processo che ne seguì, il testimone Giuseppe Fietta, venditore ambulante, dichiarò che i bassanesi vendevano le proprie stampe anche all'estero e che quelle portate in Baviera da lui "erano più economiche e venivano accolte con gran favore dagli abitanti delle campagne perché erano molto colorate e miste a oro e argento".
Le loro xilografie e le incisioni in rame ebbero una grande diffusione, proprio grazie a un'efficiente organizzazione di vendita per mezzo di ambulanti che riuscivano a vendere anche oltre l'Italia e fino al domicilio degli acquirenti.
Presso la Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli" a Milano si trova una preziosa documentazione da cui risulta come i Remondini realizzassero delle copie di soggetti prodotti in Europa, in particolare dagli stampatori di Parigi e Augsburg.
La produzione dei Remondini comprendeva stampe di diverso formato, oggi ricercatissime dai collezionisti di immaginette religiose e di stampe. Le quotazioni ovviamente sono molto alte.
Sopra, il libro-catalogo fatto stampare dal Comune di Bassano del Grappa nel 2007, con l'elenco delle opere esposte nel Museo Remondini.

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