Il periodo storico fra le due grandi guerre fu caratterizzato da una crisi economica che ovviamente fece sentire i propri effetti anche sulla produzione dei santini.
Una delle tecniche più utilizzate in questo periodo fu appunto quella detta "monocromo al bromuro." Monocromo, in quanto caratterizzata da un solo colore, scuro, molto simile ai negativi delle fotografie; mentre "al bromuro" sta ad indicare appunto una particolare tecnica di stampa, inventata verso la fine del secolo XIX, utilizzata per lo sviluppo delle fotografie, che prevede l'impiego di gelatina al bromuro d'argento.
La produzione, per gli evidenti costi ridotti, interessò tutte le case editrici degli anni '30, fra le quali Ar, FB, EB ed Egim.
I santini prodotti con questa tecnica, popolari, non sono molto ricercati dai moderni collezionisti, per cui la loro quotazione è molto bassa, ovvero non superiore a Euro 1,50.
Nella foto, santino monocromo al bromuro, bordi dorati tratteggiati, primi anni '30, prodotto da AR e distribuito dalla tipografia Canziani di Roma, cm 5,8 x 9,8, raffigurante l'ultima cena.
Una delle tecniche più utilizzate in questo periodo fu appunto quella detta "monocromo al bromuro." Monocromo, in quanto caratterizzata da un solo colore, scuro, molto simile ai negativi delle fotografie; mentre "al bromuro" sta ad indicare appunto una particolare tecnica di stampa, inventata verso la fine del secolo XIX, utilizzata per lo sviluppo delle fotografie, che prevede l'impiego di gelatina al bromuro d'argento.
La produzione, per gli evidenti costi ridotti, interessò tutte le case editrici degli anni '30, fra le quali Ar, FB, EB ed Egim.
I santini prodotti con questa tecnica, popolari, non sono molto ricercati dai moderni collezionisti, per cui la loro quotazione è molto bassa, ovvero non superiore a Euro 1,50.
Nella foto, santino monocromo al bromuro, bordi dorati tratteggiati, primi anni '30, prodotto da AR e distribuito dalla tipografia Canziani di Roma, cm 5,8 x 9,8, raffigurante l'ultima cena.