domenica 31 agosto 2008

Litografie e cromolitografie


La litografia è una tecnica a stampa, che richiede l'impiego di matrici di pietra o lamine di zinco, su cui viene realizzato il disegno e/o il dipinto con un pennello impregnato di inchiostro grasso. Quindi si stende sulla matrice acido nitrico che trasforma la pietra litografica in nitrato di calcio.
Si comprende facilmente che la litografia non è una tecnica incisoria.
Inventata dal ceco Aloys Senefelder verso la fine del XVIII secolo si riconosce per il tipico segno da pennello.
Utilizzata dagli stampatori di santini del XIX secolo per il gran numero di pezzi ottenibili, ottimizzando un basso costo di produzione con i tempi di realizzazione.
Una variante della litografia è la cromolitografia, anch'essa molto utilizzata nella produzione di santini, soprattutto a partire dalla seconda metà del XIX secolo fino agli anni '40. Il procedimento prevede l'impiego di più matrici diversamente inchiostrate.
Sopra, una cromolitografia edita dalla Santa lega Eucaristica, serie comune n. 83.
Quotazione min. Euro 6,00 max Euro 15,00

Le incisioni in cavo: bulino e acquaforte


Le incisioni in cavo sono quelle in cui l'inchiostro viene inserito solo nei solchi (cavi).
La caratteristica principale di questo tipo di incisione è la cosiddetta impronta del rame, vale a dire quella depressione che si forma intorno all'immagine, fra quest'ultima e i margini.
Per quanto riguarda i santini e le immaginette devozionali, due sono le tecniche calcografiche maggiormente utilizzate: il bulino e l'acquaforte.
Il bulino è un piccolo strumento, uno scalpellino a punta triangolare e dai bordi affilati con il quale viene tracciato il solco sulla matrice.
L'acquaforte è così chiamata dal latino medioevale aqua forte con cui veniva chiamato un acido utilizzato sulla lastra per creare i solchi.
L'immaginetta qui riprodotta è un'incisione a bulino, colorata a mano, realizzata dal fiammingo Michiel Bunuel nella prima metà del XVII secolo, cm. 7,2 x 10,2.
Quotazione min. Euro 45,00 - max 80,00.

Le incisioni in rilievo: le xilografie


Le incisioni in rilievo sono quelle in cui l'inchiostro viene passato solo sui rilievi realizzati dai solchi. La tecnica in rilievo più importante è la xilografia. Il nome deriva dal greco xylon che significa legno. Infatti in questo caso l'incisione viene realizzata su una matrice di legno.
E' la più antica tecnica di incisione ed è stata utilizzata spesso anche per la produzione di santini.
E' molto facile riconoscere una stampa xilografica. Intanto NON presenta quel solco intorno all'immagine che è invece tipico delle incisioni calcografiche. Inoltre, i segni si presentano piuttosto spessi, in quanto il legno non consente di realizzare segni molto sottili. Infine, la carta si presenta leggermente schiacciata in corrispondenza delle parti schiacciate dal torchio.
Qui raffigurata, una xilografia popolare di Epinal (Francia), colorata a mano, fine 1700.
Quotazione min. Euro 15,00 max 25,00.

sabato 30 agosto 2008

Le tecniche di stampa dei santini

C'è chi usa dividere il collezionismo delle immaginette in santini e incisioni. Altri considerano quest'ultime una specie a se stante, facendole rientrare in un altro tipo di collezionismo, quello delle incisioni tout-court.
Personalmente, ritengo esatta la suddivisione formulata da Dolores Sella, tra santino e immaginetta devozionale. Ciò che rende un piccolo pezzo di carta, stampato o intagliato che sia, un santino o immaginetta devozionale è la loro funzione e le dimensioni. Il santino, di dimensioni cm. 11 x 7 circa, ha la funzione di segnalibro per Messali, Breviari o libri di preghiere. L'immaginetta devozionale, di formato più grande, ma non oltre i cm. 7,5 x 14 circa, ha invece la funzione di quadretto o altarino.
L'incisione dunque, in quest'ambito, costituisce non l'oggetto, quanto una delle tecniche di realizzazione dell'oggetto del collezionismo, più precisamente una tecnica di stampa.
Le principali tecniche di stampa delle immaginette sono le incisioni (in rilievo e in cavo), le litografie (e cromolitografie) e l'off-set.
(continua)

I santini di pizzo e la casa editrice Letaille


Intorno alla metà del XIX secolo l'uso combinato di due tecniche, la litografia e la stampa a punzone, permisero la creazione dei cosiddetti "santini di pizzo".
In Francia, com'è noto, si svilupparono diverse case editrici che utilizzarono questo tipo di tecnica combinata: una siderografia al centro con bordi trinati, che riproduceva in qualche modo le immaginette manufatte e intagliate del secolo precedente.
Fra gli editori francesi, storici, vi fu Charles Letaille, incisore e uno dei primi litografi che si dedicò alla produzione di immaginette devozionali. Secondo gli studiosi successe intorno al 1840 a un altro importante editore, Pintard. Nel 1860 trasferì la propria sede da Rue St. Jacques, 30 a Rue Garancière n. 15. Nel 1876 la casa editrice fu rilevata dal genero Eugenio Boumard.
La produzione di Letaille, sebbene molto importante, non può essere paragonata in termini quantitativi e di diffusione a quelle di altri importanti editori, come Turgis, Bouasse Jeune e Bouasse Lebel, anche per un fatto temporale. Forse anche per questo le immaginette di Letaille mantengono ancora oggi un valore di mercato più rilevante.
L'immaginetta qui riportata è una siderografia con bordi trinati, di pizzo, cm 8 x 12,3, 1865 circa.
Quotazione min. Euro 25,00 - max 45,00.

giovedì 28 agosto 2008

Napoli: Via San Biagio dei Librai


Chi conosce Napoli non può non conoscere anche San Biagio dei Librai, altrimenti nota come Spaccanapoli, caratteristica via dove si concentrano negozi e bancarelle di ogni tipo.
Una volta lungo questa via si trovavano tanti piccoli negozi di articoli religiosi (qualcuno lo si trova ancora oggi) e piccole tipografie che stampavano santini popolari.
Fra i nomi più noti, che svilupparono la loro attività a partire dai primi decenni del '900, quello di Eduardo Braca, che aveva la sede ai nn. 102 e 103, dei F.lli Russo, di Ferdinando Del Giudice, oltre al più noto Rinaldini e F., con sede ai nn. 30 e 31.
La produzione di queste case editrici minori era rivolta appunto ai santini popolari, come quello riportato nella foto, e in alcuni casi a cromolitografie in carta pesante.
Sopra, un santino popolare, fustellato, prodotto da Fr. Rinaldini e F., cm 5,8 x 10,5, cromolitografico, raffigurante S. Giovanni di Dio, anni '20.
Quotazione min. 1,50 - max 3,00.

martedì 26 agosto 2008

TEMATICHE: Sant' Antonio da Padova


E' uno dei santi più amati nel mondo e naturalmente le immaginette che lo raffigurano sono tra le più collezionate. Sembra che, assieme alla Madonna, sia il soggetto più raffigurato.
L'iconografia sul Santo ha origini a partire dal XIII secolo.
Diversi gli attributi con cui viene identificato. Nelle rappresentazioni più antiche è con una fiamma in mano, mentre sicuramente più diffusa è l'immagine con il giglio, già a partire dal 1380. Tra il '400 e il '500 cominciano a diffondersi le immagini con il libro aperto con sopra Gesù Bambino. L'immagine col Bambino si affermerà definitivamente intorno al 1500, mentre verso la fine del XVI secolo compare anche l'elemento della croce.
L'immaginetta qui riportata è prodotta da Fede e Popolo - Basilica Sant'Apollinare di Ravenna, edizione del 1934, cm 6,5 x 11, monocromatica.
Quotazione min. Euro 1,50 - max 3,00.

domenica 24 agosto 2008

La casa editrice Salvardi di Bologna


La casa editrice Natale Salvardi, tuttora esistente ed attiva, nasce nel 1802 come "stamperia" di immagini calcografiche.
Molto ricercate le incisioni su rame e acciaio del XIX secolo e le cromolitografie dei primi decenni del 1900.
Natale Salvardi fu in Italia un grande produttore e distributore di immaginette devozionali e di santini popolari, che rappresentavano le figure classiche di Gesù e la Madonna, oltre a Santi e Sante. Ovviamente un posto di rilievo nella produzione della casa editrice spetta ai santini dedicati alle figure sacre bolognesi, come la Vergine di San Luca, Santa Caterina de Vigri, Beata Imelda Lambertini, ecc.
Il santino qui raffigurato è una cromolitografia popolare della Natività, la n. 2103, misura cm 5,9 x 11 ed ha tre lati con margini fustellati, in perfetto stile liberty degli anni '20.
Quotazione min. Euro 2,00 - max Euro 5,50.

venerdì 22 agosto 2008

La Serie 400 della AR


Nella sterminata produzione di immaginette della casa editrice AR si distingue la serie 400.
Le immaginette misurano cm 6,3 x 11, con margini lisci e angoli arrotondati, realizzate in carta pesante.
Destinate a ricordini per Comunione, Cresima e Ordinazione Sacerdotale furono prodotte presumibilmente dal 1913 al 1936.
Il logo caratteristico si trova nell'angolo inferiore sx, sotto al quale è indicato il numero di serie e la scritta DEPOSE. In alcune è presente una didascalia sulla parte inferiore del recto, mentre il bordo è contornato da un filetto dorato.
Simili a questa altre due serie: la 700 e la 900.
La quotazione va da min. 2,00 a max 6,00 Euro.
L'immaginetta qui raffigurata è la n. 449 della serie.

mercoledì 20 agosto 2008

Santa Lega Eucaristica, la Serie 10000


La Serie 10000 fu prodotta e distribuita dalla casa editrice Santa Lega Eucaristica di Milano dal 1912 al 1943.
Realizzate in stile liberty, in carta pesante, fustellate, filettatura dorata sui bordi, le immaginette della serie misurano cm 6 x 10,8 e furono destinate probabilmente a ricordini per Prima Comunione.
Quarantanove il numero delle immagini, dal 10001 al 10050.
Dopo la comune e la 9000 questa è sicuramente la serie più collezionata della casa editrice milanese.
Buona la quotazione, da Euro 2,50 a Euro 6,00.
L'immaginetta qui riprodotta è la n. 10029.

lunedì 18 agosto 2008

Immaginette Anonime


Con il termine di "anonime" si vogliono indicare tutti quei santini e tutte le immaginette sulle quali non si trova indicato il nome del produttore, editore e/o incisore che sia.
Tale mancanza in genere comporta una riduzione in termini di quotazione dell'immaginetta. Com'è noto infatti un pezzo firmato acquista un valore di gran lunga maggiore rispetto allo stesso, identico, ma privo di firma. Qualcuno ha giustamente detto che "una pergamena senza il nome dell'incisore è come un quadro senza la firma dell'autore: talvolta ha più valore la firma che l'opera in sé".
Ovviamente ciò non significa che le anonime non hanno valore e/o non meritano di essere collezionate. Tutti noi collezionisti sappiamo che esistono "anonime" stupende che possono avere un posto di rilievo in qualsiasi collezione. E poi, come ho più volte detto, quello di collezionare immaginette "firmate" è solo uno dei tanti criteri.
In alto, un'immaginetta "anonima", goffrata e trinata a punzone, fine XIX secolo, di probabile provenienza francese, cm 7 x 11,5.
Quotazione min. 25,00 - max 50,00 Euro.

sabato 16 agosto 2008

Immaginette con fiori di Terra Santa


Costituiscono una categoria a sé le immaginette decorate con l'applicazione di fiori secchi e/o semplicemente con pezzettini di legno d'ulivo provenienti da Gerusalemme.
Cominciano a essere prodotte intorno alla metà del XIX secolo da tipografie locali ma, il più delle volte, sono editori italiani o francesi a produrre i cartoncini che vengono poi esportati in Terra Santa e decorati nei conventi locali.
Nascono, com'è comprensibile, con lo scopo di commerciare un souvenir che rappresenti, perché lo è, un pezzo di sacro, ovvero un fiore o un pezzo di ulivo presi dal Getzemani.
Continuano a essere prodotti anche oggi ma, naturalmente, con evidenti differenze di tecniche e materiali.
L'immaginetta qui raffigurata risale alla fine del XIX secolo, cm 7,1 x 10,6, cartoncino pesante prodotto in Francia su cui sono state successivamente applicati fiori secchi pressati e al centro una piccola cromolitografia.
Quotazione min. 15,00 - max 30,00 Euro.

mercoledì 13 agosto 2008

Criteri per collezionare


Il sig. Redaelli scrive: << gentilissimo sig. Biagio, apprezzo vivamente la sua competenza in materia di santini e per questo approfitto della sua pazienza per sottoporle un mio problema: ho iniziato da poco a raccogliere santini e inizialmente li collezionavo suddividendoli per soggetto e preparando una scheda con la biografia del santo raffigurato. Ora che la mia collezione sta diventando consistente mi chiedo se come criterio sarebbe meglio quello di riunirli per editrice e per serie (Lega Euc., AR. Bonella ecc.). Cosa mi suggerisce? Lei quale criterio utilizza? >>
Ho già affrontato il problema relativo ai criteri per collezionare i santini e ci ritorno volentieri, stimolato dalla domanda del sig. Redaelli, per ribadire un concetto fondamentale: non si può collezionare tutto. Solo chi non ha idea della sterminata quantità di immaginette religiose che sono state prodotte in oltre cinque secoli di storia può pensare di collezionare ogni categoria, ogni tematica e ogni soggetto.
Ciò che distingue una collezione da una semplice raccolta è l'impiego di criteri che pongono dei limiti al collezionista. Tali criteri possono essere tanti e vanno dalla tipologia (manufatte, incisioni, cromolitografie, ecc.) alle tematiche (santi, sante, Gesù, Madonne, santi rari, ecc.), dalle case editrici pure (Santa Lega Eucaristica, AR, EB, Bouasse Lebel, ecc.) agli incisori (Callot, Galle, Koppe, Klauber, ecc.).
Il mio consiglio è di restringere quanto più possibile l'ambito collezionistico, per esempio limitandosi a qualche serie particolare di questa o quella casa editrice, a un incisore, a un solo santo o ad una tipologia.
Sopra, un'incisione di Koppe, Praga, prima metà del XIX secolo, xilografia colorata a mano. Quotazione min. 19,50 - max 45, 00 Euro.

lunedì 11 agosto 2008

Fratelli Bonella


Un'altra storica casa editrice, tuttora attiva, è quella dei Fratelli Bonella, di Milano, operante già dai primi decenni del secolo scorso.
La sua produzione fu, e lo è ancora, molto ricca di santini popolari: cromolitografie, seppiate, off-set. Non si conoscono merlettate e/o punzonate.
I suoi santini sono caratterizzati dalla presenza del logo FB, mentre la serie più nota è la serie 400, che nell'attuale catalogo comprende 126 numeri.
Riprodotta in alto la n. 172 che raffigura San Michele Arcangelo. Misure: cm 5,5 x 9,9. Margini lisci, angoli arrotondati. Quotazione min. 0,20 - max 1,20 Euro.

venerdì 8 agosto 2008

La prima edizione della serie 2/xxx di EB


La serie 2/xxx ( o serie seconda) prodotta dalla casa editrice EB è forse quella più collezionata.
I santini della prima edizione (figura a sinistra) della serie risalgono agli anni '30 del secolo scorso, misurano cm 5,5 x 10,2 ed hanno i margini fustellati.
Sono seguite diverse riedizioni, fino all'ultima degli anni '70 (figura a destra), stampata in off-set, misure cm 6,1 x 10,5, margini lisci, cornice bianca.
In alto è riportato il santino n. 442 raffigurante Sanctus Aloysius (San Luigi), rispettivamente della prima e dell'ultima edizione.
Per quanto riguarda le quotazioni, per la prima edizione vanno da min. 1,99 a max 3,50 Euro, mentre per quella in off-set da min. 0,10 a max 1,20 Euro.

mercoledì 6 agosto 2008


Si intitola "Litanie Lauretane" ed è edito da San Paolo Edizioni. L'autore è Bruno Simonetto, sacerdote della Società San Paolo, nonché direttore della rivista "Madre di Dio".
La particolarità di questo volumetto di 217 pagine è di essere corredato dalla riproduzione dell'intera serie delle famose Litanie Lauretane, le incisioni su rame prodotte dai fratelli Sebastian e Johann Baptist Klauber, che potete vedere anche in alto nella colonna di destra di questo blog.
Dunque un utile strumento per quanti collezionano la serie, che hanno così la possibilità di conoscere tutti i pezzi singolarmente. Non è un catalogo, quindi nessuna descrizione tecnica, né valutazioni. Ma ribadisco comunque la sua utilità ai fini della conoscenza delle incisioni dei Klauber e perciò ne consiglio l'acquisto. Prezzo al pubblico Euro 12,00.

lunedì 4 agosto 2008

Canivet francese invenduto su Ebay

canivetfrancese

E' rimasto invenduto, su Ebay, questo spettacolare canivet di produzione francese.

Realizzato ovviamente a mano,  misure cm 6,5 x 7, inserito in cornice, il suo venditore, sul sito francese, non è riuscito a venderlo. Eppure il prezzo di base di Euro 399,99 era davvero interessante per un pezzo che ne vale almeno il triplo.

Tuttavia, c'è da dire anche che quattrocento euro  sono comunque una bella somma, senza dimenticare il rischio che comporta l'acquisto on line, dal momento che non è possibile esaminare il pezzo, se non attraverso l'immagine sul computer.

sabato 2 agosto 2008

Praga: le immaginette di Sigmund Rudl


Fratello minore di Josef Jan, Sigmund (o Zikmund) Rudl (o Rudel), visse a Praga dal 1802 al 1864.

La stamperia dei Rudl fu molto attiva a partire dal 1820 e vi lavorarono molti incisori. Fu specializzata nella produzione di incisioni su rame e, dalla metà del secolo a seguire, anche su acciaio, che esportò anche in Italia.

Sembra invece che non abbia prodotto xilografie.

Rudl è conosciuto soprattutto per le caratteristiche immaginette a rilievo, con l'impiego anche di foglia d'oro pressata.

L'immaginetta qui raffigurata è un'incisione su rame, colorata a mano, con applicazione di fogliolina d'oro a pressa, cm 8 x 11,6, realizzata intorno al 1840.

Quotazione min. Euro 25,00 - max Euro 65,00.

La ditta cessò la sua attività nel 1870.