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Ai tanti appassionati della produzione seriale del Novecento che mi chiedono quale delle tante preferisco, non ho alcuna incertezza nel rispondere: i pochoir di Giovanni Meschini. Ho già parlato in altri post precedenti della tecnica utilizzata e ribadisco che oggi possono essere considerati dei veri capolavori.
Sono molti gli amici collezionisti che mi scrivono per chiedermi informazioni su questa o l'altra casa editrice, il più delle volte avendo come riferimento un semplice marchio.<< Gent.le Biagio, mi permetto di inviare delle immagini che non riesco a catalogare con il nome del santo in questione, sul tuo blog, che leggo spesso. Vedo che si danno da fare in molti, chissà che non riesca a sapere chi sono questi santi raffigurati. Grazie. Stefano Fasoli, Curatore di Il Museo del Santino >>
Pubblico volentieri la richiesta di Stefano Fasoli, fra l'altro curatore de Il Museo del Santino ed invito ogni collezionista o cultore di santini a esprimere la propria opinione postando un commento.
Per quanto mi riguarda, ritengo che la prima immaginetta raffigura San Calarampo, Vescovo di Magnesia (Tessaglia); il santo dell'immaginetta centrale mi sembra corrisponda alla figura di San Pietro da Verona, il cui attributo principale è rappresentato dal dito indice sulle labbra. Infine, l'ultima immagine si riferisce a San Pantaleone, come si legge dalla scritta in alfabeto cirillico, posta nella parte inferiore.
Naturalmente, come ho già detto, sono bene accetti commenti e opinioni.
Non voglio rinfocolare la discussione ancora in corso (vedere commenti post "Quel santino non raffigura San tarcisio...del 5 ottobre scorso) sull'identificazione dei santi, ma resto convinto che non è la biografia, rectius la agiografia, del santo l'elemento fondamentale che consente di stabilire l'identità.
Nelle due immagini sopra riportate, due xilografie colorate a mano dell'incisore praghese Leopold Koppe, si possono notare due figure assolutamente identiche, ma che identificano due differenti sante: Santa Carolina e Santa Giovanna.
Come si potrà notare, nella prima immaginetta, c'è una fanciulla (attributo) unico elemento che distingue questa santa da quella della seconda immaginetta.
Va detto infine che casi come questi sono tutt'altro che rari, anzi l'iconografia sacra è ricchissima di figure identiche, che si differenziano soltanto grazie a qualche oggetto in più o in meno.











I collezionisti delle xilografie del grande Joseph Koppe (e di Leopold) avranno notato che alcune immaginette sono perfettamente identiche, com'è normalissimo per tutte le incisioni che vengono stampate in più esemplari, ma con una particolarità: hanno una coloritura diversa.












